Garbine Muguruza, dopo aver vissuto un 2021 in cui le soddisfazioni non sono certo mancate, ha raccontato a ‘Mundo Deportivo’ le sue sensazioni in vista della stagione che sta per iniziare
“Tennis spagnolo al top, vorrei chiudere con il Career Grand Slam”
Garbine Muguruza sta vivendo un periodo da favola, sulla scia positiva creatale dal titolo ottenuto alle WTA Finals e dal ritorno sul podio della classifica mondiale. La spagnola, in patria, è cercatissima da sponsor e giornali e, recentemente, ha rilasciato un’ intervista al ‘Mundo Deportivo‘, testata alla quale ha potuto parlare di tutto: passato, presente, futuro, sogni nel cassetto e gratitudine per quello che è riuscita a diventare.
“Sono stata incredibilmente contenta di aver chiuso l’anno con un trofeo di tale prestigio – ha commentato Muguruza, in riferimento alle WTA Finals vinte -, ma in Spagna siamo ben abituati. Il tennis, negli ultimi anni, ha avuto così tanto successo, che trofei del genere passano quasi inosservati, sono considerati la normalità. Ciò è positivo e certifica la grande tradizione che il tennis possiede nel nostro Paese”.
L’ex numero 1 del mondo, nell’arco della sua carriera, ha conquistato due Slam: il Roland Garros nel 2016, Wimbledon nel 2017. Da quel momento, le cose non sono andate benissimo per circa un paio d’anni, ma, ora che è tornata ai vertici del tennis, l’iberica non ha voglia di porsi alcun limite. “L’obiettivo finale della mia carriera è quello di completare il Career Grand Slam: per riuscirci, mi mancano gli Australian Open e gli US Open. Non sarà facile e non avrò rimpianti, qualora non dovessi coronare questo sogno, ma mentirei se dicessi di non pensarci. Per gli Australian Open, mi è mancato davvero poco, data la finale persa nel 2020, ma quella partita mi ha convinto che sono molto vicina a poter conquistare quel trofeo, ci proverò già quest’anno. Il mio approccio con le sconfitte – ha proseguito Garbine – è cambiato: prima ci soffrivo molto, mentre consideravo le vittorie come una cosa consueta e dovuta. Ora che sono più matura, invece, volto subito pagina quando perdo, la sconfitta fa parte dello sport e della vita. Al contrario, do più peso alle vittorie: nulla è scontato ed è giusto prendersi del tempo per celebrare un evento lieto come un successo sportivo”.
“Fingere è inutile: so di essere privilegiata, ho avuto opportunità che altri non hanno potuto avere”
Il sogno della numero 3 del mondo è sempre stato quello di diventare una delle prime tenniste al mondo, ma ha dovuto lottare con alcune limitazioni derivanti dalle proprie origini. “Il mio idolo, quando ero bambina, – ha raccontato Muguruza – è stato Martina Hingis: davano sempre i suoi match in televisione, era la numero 1 del mondo e io sognavo di poter essere, un giorno, al suo posto, nonostante il Venezuela non fosse la migliore Nazione possibile per coronare un sogno del genere. Anche i miei fratelli sono appassionati di tennis e volevano diventare dei top player. Io ce l’ho fatta, ne vado fiera e considerò ciò come una vittoria per l’intera famiglia Muguruza“.
Le difficoltà che ha dovuto superare la nativa di Caracas, tuttavia, non le hanno fatto dimenticare una cosa importante: “È inutile fingere: io so di essere una persona privilegiata. Affermo ciò per svariate ragioni: prima di tutto, ho avuto delle opportunità che altri ragazzi talentuosi non hanno potuto sfruttare; poi, ho guadagnato tanti soldi e mi posso permettere di non scegliere i tornei in base al loro prize money. È fondamentale non dimenticarsi di far parte di un’élite ristretta di persone, bisogna ricordarsene sempre per rispettare tutti coloro che sono meno fortunati di noi”.
Infine, una previsione per il 2022: “Non ci sarà una dominatrice – ha affermato Garbine –: non sono più i tempi del regno di Serena Williams, ora il circuito è pieno di tenniste che giocano alla grande e ogni torneo può avere una campionessa diversa. La competizione e il rispetto tra di noi sono al massimo. Dal mio canto, spero di poter vivere un’altra stagione ricca di successi e, se sarò in forma, penso proprio che riuscirò a togliermi qualche soddisfazione”.