Vincenzo Santopadre è stato intervistato dal ‘Corriere della Sera’, testata alla quale ha potuto parlare dell’infortunio di Matteo Berrettini, degli obiettivi per la prossima stagione e del rapporto di stima che intercorre tra il suo allievo e Jannik Sinner, l’altro top player del tennis italiano

Vincenzo Santopadre è stato intervistato dal ‘Corriere della Sera’: il coach di Matteo Berrettini, tennista azzurro che si è stabilito tra i top 10 ormai da oltre due anni, ha raccontato aneddoti sull’infortunio subito alle Nitto ATP Finals e ha parlato di quanto il suo allievo possa ancora crescere per arrivare allo step che ancora gli manca: riuscire a battere i primi 3/4 giocatori del mondo.

Matteo sta bene e l’infortunio si è riassorbito – ha rivelato Santopadre –, è stata una versione più leggera del problema di cui ha sofferto agli Australian Open. Chiaramente tutto è stato amplificato dalle emozioni e dal contesto: non a caso, il momento più buio l’abbiamo vissuto appena tornati negli spogliatoi, subito dopo il ritiro. Matteo, in questi casi, ha bisogno di essere lasciato solo, di vivere il suo dolore interiormente: per questo motivo, l’ho abbracciato e mi sono allontanato, ho fatto un passo indietro. Se fosse stata una finale Slam, probabilmente ci saremmo presi il rischio e avremmo continuato la partita con Zverev, ma, al primo incontro di un girone delle Finals, non avrebbe avuto senso”.

Gli infortuni del numero 7 del mondo, però, sono davvero tanti e non gli permettono di vivere una stagione senza dover affrontare problemi di questo genere. “Matteo sa che gli infortuni – ha spiegato il suo allenatore – fanno parte della sua carriera e che, dunque, deve lavorare molto per cercare di ridurre al minimo i rischi. Ora che si è stabilito nei top 10, fortunatamente, può permettersi di riposare qualche settimana e di preparare al meglio gli eventi più importanti, il che non vuol dire affatto diminuire l’impegno. Matteo crescerà ancora, pur convivendo con qualche infortunio, e arriverà sempre più vicino a battere i primissimi tennisti del mondo“.

Inoltre, un commento sul 2021 che si è appena concluso e sulla stagione che è alle porte: “Quest’anno è stato stupendo, già dall’ATP Cup avevo intravisto in Matteo una marcia superiore e, difatti, ha ottenuto risultati eccellenti. Da Belgrado in poi, le soddisfazioni non sono certo mancate. Del resto, parlano i numeri: da quando il circuito è tornato in auge, ad agosto 2020, Matteo ha vinto il 74,2% degli incontri che ha disputato. Solo tre tennisti hanno fatto meglio. Programmazione del 2022? Ormai è semplice, vista la classifica raggiunta da Matteo. Punteremo agli Slam – ha proseguito Santopadre –, ai 9 Masters 1000, alla Coppa Davis e poco altro. Una novità verrà costituita dalla tournée di febbraio sulla terra sudamericana. Due motivazioni ci spingono a recarci lì: la necessità di provare situazioni di gioco nuove e la provenienza della nonna di Matteo, la quale è brasiliana”.

Insomma, tra Matteo Berrettini e Jannik Sinner, l’Italia ha trovato due assoluti protagonisti del tennis mondiale. È infatti, la prima volta nella storia, che il nostro Paese può vantare due azzurri in top 10. Che rapporto c’è tra i due? Ce lo ha spiegato Santopadre: Con Jannik c’è grande stima: loro si scambiano spesso messaggi e giocheranno il doppio insieme all’ATP Cup. Sono due ragazzi molto educati, per certi versi si somigliano anche. Esagero se dico che spero la loro rivalità diventi come quelle tra Bartali e Coppi, Mazzola e Rivera?“.