Gli Australian Open vedranno alla seconda settimana Matteo Berrettini: l’azzurro batte Carlos Alcaraz al tiebreak del quinto set, dopo una battaglia durata oltre quattro ore
Matteo Berrettini è alla seconda settimana degli Australian Open per il secondo anno di fila: questo il verdetto del match di cartello contro Carlos Alcaraz, in cui l’azzurro trionfa per 6-2 7-6 4-6 2-6 7-6 e controlla la furia giovanile dello spagnolo, meno preciso del solito con i suoi colpi e troppo esuberante nei momenti decisivi. Il numero 7 del mondo, facendo valere la sua esperienza, è bravissimo a gestire bene le fasi calde della sfida, chiudendo il tiebreak per 10 punti a 5 e volando agli ottavi di finale contro uno tra Pablo Carreno Busta e Sebastian Korda.
L’inizio dell’incontro vede Berrettini in enorme difficoltà: l’azzurro, nei suoi primi due turni di battuta, è costretto ad annullare ben cinque palle break, tuttavia, riuscito nell’impresa, dà allo spagnolo una fortissima spallata dal punto di vista psicologico. Alcaraz, infatti, perde i successivi sei giochi e, in men che non si dica, si trova in svantaggio 6-2 2-0. Il murciano, allora, entra in partita, recupera il break nell’ottavo game e trascina Matteo al tiebreak, ma, anche in questo caso, le imprecisioni del numero 31 del seeding sono tantissime: l’azzurro, dunque, ne approfitta e chiude per 7 punti a 3, portandosi in vantaggio per 2 set a 0.
Nella terza frazione, al contrario di quanto accaduto nelle precedenti, assistiamo ad un copione decisamente più lineare: i due contendenti tengono la battuta in maniera piuttosto agevole e non offrono grande spettacolo né game ricchi di pathos. Dal 4-4, però, la luce del laziale si affievolisce per la prima volta nell’incontro: i suoi colpi si fanno meno penetranti, ridonano fiducia ad Alcaraz e, di conseguenza, arriva anche il break che suggella il 6-4 finale. Lo spagnolo ora è straripante e mostra un tennis brillante anche nel quarto parziale: Berrettini, al contrario, cala vistosamente, fatica a far partire lo scambio e il risultato è un 6-2 senza appello. Dopo 2 ore e 47 minuti, si va al quinto set.
Nel secondo game, accade l’imponderabile: il tennista romano cade rovinosamente a terra ed è costretto a fermare il gioco, chiamando il fisioterapista. La distorsione alla caviglia, fortunatamente, sembra insignificante e il gioco può riprendere dopo una brevissima pausa. Berrettini, nel terzo game, è bravissimo a restare a galla e a depennare due palle break, ma, allo stesso tempo, non riesce a sfruttare l’occasione che gli si presenta nel gioco successivo. I game ai vantaggi si susseguono senza tregua e le occasioni sono innumerevoli da una parte e dall’altra. Nel dodicesimo game, il nostro numero 1 spreca un match point con una brutta risposta di dritto in rete e, alla fine, è giustamente il super tiebreak a decidere le sorti di una sfida equilibratissima ed è qui che l’azzurro esce fuori e chiude per 10 punti a 5 dopo oltre 4 ore di lotta.