Le parole in conferenza stampa di Matteo Berrettini, dopo la vittoria conquistata in tre set su Pablo Carreno-Busta
Primo italiano nella storia a raggiungere i quarti di finale in tutti e quattro i tornei del Grande Slam e best ranking, fissato ora alla posizione numero 6. Sono questi i traguardi raggiunti da Matteo Berrettini con la vittoria su Pablo Carreno-Busta, che gli ha consentito di assicurarsi un posto tra i migliori otto del torneo agli Australian Open 2022. Un’incredibile prova di forza del tennista romano, che ha chiuso il match con lo score di 7-5 7-6(4) 6-4 in 2 ore e 22 minuti. Al servizio, un totale di 28 ace e un rendimento dell’86% con la prima palla in campo.
“È una sensazione difficile da descrivere, ho sempre guardato i grandi giocatori del passato e tutt’ora lo faccio con grande rispetto ma mai avrei pensato di togliergli qualche record. Questo risultato deve rendere orgoglioso me e il mio team. Bisogna ricordarsi dei momenti difficili, nonostante tutto quello che è successo sto continuando a mettere tasselli importanti per me e per la storia del tennis italiano” – ha esordito Matteo Berrettini, nella conferenza stampa post-partita.
Il romano ha commentato la sua prestazione: “La pazienza è stata la chiave della mia vittoria. Ho avuto tante chance in risposta e molte è riuscito ad annullarmele. Sarebbe stato normale innervosirsi, ma sono stato paziente e solido e alla fine le occasioni sono arrivate. Credo sia stata una delle performance al servizio più significative della mia carriera e avevo la sensazione che lui non leggesse le traiettorie. Sapevo che era importante tenere alte le percentuali“.
Sul prossimo avversario, che sarà Gael Monfils: “L’ho affrontato già due volte e so cosa aspettarmi. È in uno stato di forma incredibile, ma anche io mi sento molto bene e sono pronto per la battaglia. Sarà un Berrettini più consapevole dei propri mezzi rispetto a quel primo match agli US Open. In quel momento le emozioni erano diverse, tante cose mi hanno formato come giocatore. Adesso spero di sapere meglio come gestire i momenti delicati della partita. Sicuramente adesso sono più maturo e gioco meglio, poi nel tennis può sempre succedere tutto“.
Infine, ha risposto ad una domanda sul significato della collana che indossa e del suo tatuaggio della rosa: “La collana è un regalo di mia madre, la rosa è un simbolo che mi è sempre piaciuto. Quando gioco lascio la collana sulla panchina, mi ricorda da quanto lontano sono arrivato. La mettevo sulle panchine dei campi dei Futures e ora su quelle dei campi centrali negli Slam. Mi piace pensare che giro il mondo e che quella collana è il mio punto di riferimento ovunque io vada“.