Le parole di Rafael Nadal, nella conferenza stampa organizzata nella sua Academy di Maiorca per festeggiare la vittoria del ventunesimo Slam

La spedizione di Rafael Nadal in Australia si è conclusa con la vittoria del 21esimo Slam. Il numero 5 del mondo è tornato in Spagna e ha parlato nella sua Academy di Maiorca, in una conferenza stampa organizzata in suo onore: “Quando ho finito la partita ero stanchissimo, il giorno dopo ho fatto un po’ di pedalata. Dopo la premiazione Rod Laver si è avvicinato a me. È considerato da molti il ​​migliore della storia, ho un buon rapporto con lui, ci siamo incontrati molte volte e siamo molto legati. Abbiamo concordato di incontrarci a Indian Wells” – ha esordito Nadal.

Rafa è poi tornato a parlare della finale e delle sue sensazioni: “Ho pensato che la situazione fosse molto complicata, ma ho continuato a giocare e non ho mollato. Bisogna pensare al punto successivo, restare in gioco, perché il tennis ti dà sempre qualche chance di vincere le partite, se resti attaccato al risultato. Ho anche pensato che avevo perso tante finali in Australia, ma questa volta la storia è cambiata“.

E ancora: “Ero nervoso prima della finale. Per me c’era in gioco qualcosa di molto importante. Avevo avuto tanti problemi fisici, poi ho avuto il Covid e ho perso diverse sessioni di allenamento. Nell’edizione degli Australian Open in cui c’erano meno attese, si sono verificate le circostanze giuste. Ho giocato con fiducia in me stesso e massimo entusiasmo. Prima del torneo c’erano state giornate in cui mi riuscivo ad allenare solamente 20 minuti, altre per niente, altre 2 ore. Ho lavorato in palestra, anche se non mi piaceva particolarmente. A volte non si poteva fare niente e ho dovuto accettare di restare a casa“.

Obiettivi per il prosieguo della stagione: “Credo che andrò ad Acapulco e poi a Indian Wells. Per Indian Wells sono sicuro, ad Acapulco vorrei esserci ma devo analizzare bene la situazione. Voglio il meglio per il mio fisico dato che tutto è cambiato dopo l’Australia“.

Cosa si porterà dietro Rafa dall’esperienza che lo ha visto piazzarsi al primo posto della classifica di Slam vinti: “Sicuramente il trofeo, il supporto incondizionato delle persone. A livello personale è stata un’esperienza indimenticabile, ho potuto godermi di nuovo la competizione, qualcosa di inimmaginabile. Durante le tre, quattro settimane in Australia mi sono sentito sorprendentemente bene contro tutti. Do un valore speciale all’allenamento, perché inizi a sentire come sei, è la base per raggiungere ciò che ho ottenuto”.

Il momento in cui ha capito di avere possibilità di arrivare fino in fondo: “Non pensavo di vincere in Australia, ho vinto il torneo 250 a Melbourne la prima settimana, ho giocato più o meno bene la finale. Ci sono stati diversi momenti chiave, diversi allenamenti contro i migliori al mondo. Il terzo match contro Khachanov era la prima grande sfida e l’ho superata con ottime sensazioni“.

Non credo che bastino 21 Slam per rimanere in vetta alla classifica. Federer, Djokovic ed io abbiamo ottenuto molto più di quanto sognavamo da bambini. Non penso al record, ma solo a migliorarmi” – ha concluso Nadal.