Il maiorchino è l’ultimo degli sportivi coinvolto per la crescita dello sport nel paese saudita
Rafael Nadal è ufficialmente ambasciatore della federazione tennis dell’Arabia Saudita. Appena è arrivata la notizia, le reazioni e le polemiche attorno al maiorchino non si sono fatte attendere: situazione simile ad altri calciatori e allenatori (come Roberto Mancini) che avevano preso questa strada. Il nuovo ruolo per Nadal è stato annunciato a seguito di una visita in un centro tennistico a Riyad. La federazione saudita vuole impegnarsi tramite questa nomina nella crescita della cultura sportiva e ispirare nuovi giovani atleti.
Queste le parole di Nadal a margine dell’annuncio: “Vedendo l’Arabia Saudita, si può vedere la crescita e il progresso e sono entusiasta di far parte di questo progetto” ha dichiarato lo spagnolo. “Continuo a giocare a tennis perché amo questo sport. Ma voglio aiutare anche il mio sport a crescere in lungo e in largo in tutto il mondo e in Arabia Saudita c’è del vero potenziale. I ragazzi qui guardano al futuro e hanno una vera passione per tutti gli sport. Se posso aiutarli a prendere in mano una racchetta o semplicemente a fare sport e a godere dei benefici di una vita sana, allora sarò felice di aver fatto la differenza per questi bambini”. Il progetto saudita che ha come obiettivo il 2030 e punta a una crescita della partecipazione al mondo dello sport sia degli uomini sia delle donne: Nadal ha il compito di accelerare questo processo.
Sappiamo come possano arrivare commenti negativi vista la decisione presa da Nadal e ha parlato di questo argomento anche Iga Swiatek: “Non è semplice prendere questo tipo di decisioni, è un paese che indubbiamente vuole crescere. Se ci fosse qualche malumore e qualche reazione negativa su questo tema, penso che Rafa si dovrebbe assumere la responsabilità della scelta che ha fatto“. Vedremo quale sarà il clamore intorno a questa notizia: indubbiamente i tifosi di Nadal e gli appassionati di tennis si potrebbero dividere.