Dalla preparazione ai costi elevati del team: i motivi della rottura che sembra ormai ufficiale tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti
Sembra ormai fatta per la separazione tra Jannik Sinner e il suo coach Riccardo Piatti. Al rientro dall’Australia Jannik è risultato positivo al Covid-19, motivo per cui è stato costretto a cancellarsi dall’ATP 500 di Rotterdam e dall’ATP 250 di Marsiglia. L’altoatesino avrebbe trascorso alcuni giorni con la sua famiglia, per poi esprimere alcuni dubbi sull’inizio della preparazione con il team .
Alla base della rottura ci sarebbe la volontà di Sinner di essere seguito più da vicino dal proprio staff e di lavorare più a fondo sugli aspetti prettamente tecnici, ma anche problemi legati ai costi e ad alcune dichiarazioni rilasciate da Piatti.
In occasione degli Australian Open si era parlato dell’aggiunta nel team di un supercoach e si erano fatti i nomi di John McEnroe e di Boris Becker su tutti, per lavorare ai miglioramenti tecnici. A far precipitare la situazione sarebbero state quindi delle convergenze sulla programmazione.
Intanto Sinner ha deciso di allenarsi tra Montecarlo e Bordighera. A Montecarlo, il numero 10 del mondo si sta preparando all’ATP 500 di Dubai insieme a Simone Vagnozzi, ex coach di Marco Cecchinato.