Le parole dello scozzese dopo la battaglia vinta a Dubai contro Christopher O’Connell in tre set
Andy Murray si è reso protagonista dell’ennesimo match maratona di questo scorcio iniziale di stagione. L’ex numero uno al mondo, impegnato nell’ATP 500 di Dubai grazie a una wild card, si è imposto sul qualificato australiano Christopher O’Connell con il punteggio di 6-7(4) 6-3 7-5 in due ore e 51 minuti di gioco. Una partita caratterizzata da molti sali e scendi e poca continuità da ambo le parti. “È stato un esordio abbastanza complicato – svela Murray -. Mentalmente è stato molto difficile per me affrontare questa sfida. Provengo da una durissima sconfitta (Bautista Agut a Doha, ndr) e questo ti porta a dubitare del tuo gioco e non ti fa sentire a tuo agio. La nota positiva è che fisicamente stavo bene e ho lottato come avrei dovuto fino alla fine della partita. Devo assolutamente correggere alcune cose ed evitare questi continui alti e bassi perché inizia ad essere frustrante ogni volta. Obiettivi futuri? Credo di essere in grado di giocare un tennis migliore. Ho già battuto Zverev, Hurkacz o Alcaraz da quando sono rientrato dall’infortunio all’anca. Chiaramente è mancata la continuità, ne sono consapevole. Ora vorrei risolvere la situazione allenatore perché credo che sia fondamentale per trovare costanza e avere maggiore solidità”.
Nel torneo degli Emirati è rientrato anche Novak Djokovic, dopo la querelle relativa agli Australian Open. “Non l’ho ancora visto qui a Dubai, non ci siamo incontrati – confida lo scozzese -. Ci siamo scambiati qualche messaggio quando era in Australia. Come ho già ribadito, non sono d’accordo con la sua decisione. Credo che sarebbe stato tutto più facile se si fosse vaccinato. Non mi piace vederlo in questa situazione. Lo conosco da quando eravamo bambini ed è una persona che stimo, ma ci sono delle conseguenze quando prendi determinate scelte e deve accettarle. Per il tennis tuttavia sarebbe meglio se potesse giocare tutti gli Slam“ ha chiosato Andy.