Il tennista romano dopo il successo al secondo turno: “Mi sono sciolto dopo che ero nervoso”
Flavio Cobolli non smette di sognare: dopo l’impresa al primo turno contro Nicolas Jarry, il tennista romano è nel terzo turno degli Australian Open dopo la vittoria in quattro set su Pavel Kotov. Ora per il tennista italiano proveniente dalle qualificazioni ci sarà il difficilissimo impegno contro Alex de Minaur che ha spazzato via Matteo Arnaldi. Queste le parole di Flavio in conferenza stampa: “Il match è stato davvero duro per me: all’inizio ero piuttosto nervoso, ma da quando ho fatto il break all’inizio mi sono sciolto, ho cominciato a giocare meglio e ho iniziato ad avere sensazioni migliori. Con Alex de Minaur so che sarà durissima, il mio obiettivo sarà giocare il mio tennis migliore e cercare di esprimere il mio gioco. Per me sarà la prima volta a questo livello del torneo e non sarà semplice da gestire. Non mi sento ancora a mio agio in questo contesto: qui è tutto perfetto e sono abituato alla confusione dei Challenger, ma cercherò di rimanere il più possibile a questo livello”.
“L’esultanza? L’arrivo di De Rossi alla Roma mi ha messo in difficoltà: ero molto stanco, ma ho alzato la maglia perché ho il tatuaggio della fascia da capitano di Daniele. La partita prima si è fatta sentire, non ero al 100% fisicamente, ma sono comunque riuscito a dare tutto quello che avevo scaldandomi bene. E’ un avversario che mi mette sempre in difficoltà perché è imprevedibile e non si sa cosa fa in campo, ma con il mio team l’abbiamo studiata bene. Per me è bellissimo essere qui e avere questa classifica: avevo intenzione di andare a giocare in America, la differenza è che giocherò in tabellone anziché nelle qualificazioni, quella sarà la differenza principale nella programmazione”.
“La squadra azzurra? Credo che l’Italia abbia una squadra fortissima e sarebbe bellissimo farne parte sia in Davis che alle Olimpiadi. Il prossimo avversario? Andrò a chiedere qualche consiglio a Matteo Arnaldi per giocare contro de Minaur: a livello di caratteristiche non mi dà così fastidio, ma fa tutte le cose benissimo e per metterlo in difficoltà sarà necessario dare il meglio.