Alexander Zverev, dopo la squalifica subita nell’ATP 500 di Acapulco, si scusa pubblicamente e lo fa tramite un comunicato rilasciato sul proprio profilo Instagram

Alexander Zverev, nella notte italiana, si è reso protagonista di un vero e proprio atto di follia sconsiderata: il tedesco, impegnato in un incontro di doppio dell’ATP 500 di Acapulco con l’amico Marcelo Melo, ha perso per 6-2 4-6 10-6 contro la forte coppia formata da Lloyd Glasspool e Harri Heliovaara. Fin qui nulla di strano, se non fosse che, sull’8-6 del super tiebreak, il giudice di sedia Alessandro Germani si sia reso protagonista di una chiamata errata, la quale ha portato a match point il duo anglo-finlandese. Su quel campo, non era disponibile il servizio di occhio di falco, dunque il tedesco e il brasiliano si sono soltanto potuti leccare le ferite e incassare il torto arbitrale. Tuttavia, se da un lato l’arbitro è umano e può sbagliare, seppur durante un momento cruciale della sfida, dall’altro le proteste del numero 3 al mondo hanno raggiunto un livello inaccettabile. Mentre Melo si è limitato a conversare con Germani su quanto accaduto, Zverev ha insultato il giudice italiano a più riprese e, una volta perso l’incontro, ha scagliato la propria racchetta in maniera violenta contro la sedia dell’arbitro, rompendo l’attrezzo e rischiando seriamente di urtare la gamba dell’arbitro. La direzione del torneo e l’ATP non hanno fatto certo passare inosservato quanto accaduto ed è arrivata pronta la squalifica del tedesco dal torneo di singolare, nei cui ottavi di finale avrebbe dovuto affrontare Peter Gojowczyk.

Zverev, allora, ha accettato quanto comunicatogli dai responsabili e ci ha tenuto a scusarsi con tutti per le orride scene viste in campo. “È difficile – ha scritto il campione delle Nitto ATP Finals in un comunicato su Instagram – trovare le parole per esprimere quanto aborrisco il comportamento di cui sono stato protagonista durante il mio ultimo match di doppio. Mi sono scusato privatamente con il giudice di sedia, dal momento che le mie manifestazioni rabbiose sono state sbagliate e inaccettabili: sono desolato e deluso nei confronti di me stesso. È successo qualcosa che non doveva accadere e non ci sono scuse sufficienti per giustificare quello che ho fatto. Volevo chiedere perdono ai miei tifosi, al torneo e allo sport che amo. Come sapete, do tutto me stesso quando scendo in campo, tuttavia stavolta ho davvero esagerato. Sfrutterò i prossimi giorni per riposarmi e riflettere sulle mie azioni, cercando di lavorare su me stesso ed evitare che ciò si ripeta ancora. Sono dispiaciuto per avervi fatto star male”.