Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 5 del Masters 1000 di Indian Wells, ha spiegato come la semifinale raggiunta agli Australian Open, considerato il recente infortunio al gomito, sia stata uno degli avvenimenti più dolci che gli siano capitati in carriera
Stefanos Tsitsipas ha vissuto un inizio di stagione in chiaroscuro, sebbene non abbia deluso nella tappa principale di questi primi due mesi del 2022, raggiungendo la semifinale agli Australian Open per la terza volta nelle ultime quattro edizioni. Il risultato, che in generale per il greco non rappresenta una grossa novità a livello Slam, assume però significativa importanza, se conderiamo che era reduce da un’operazione al gomito, subita non più di due mesi prima della tappa oltreoceano. “È stato un miracolo secondo me – ha ammesso l’attuale numero 5 del mondo –: in teoria avrei dovuto riprendere a giocare direttamente sulla terra rossa, invece poi le cose sono andate così bene che ho potuto essere presente già all’ATP Cup. Raggiungere le semifinali a Melbourne è stato quanto di più bello mi sia capitato in carriera, considerando tutto il processo che mi ha portato ad ottenere quel risultato. Ora voglio far bene anche ad Indian Wells e Miami, dimostrare che sono tornato e sono più in forma che mai”.
Infine, l’ellenico ha espresso ammirazione per quanto realizzato, fin qui, da Rafael Nadal, il quale, quasi zoppo a fine settembre, si è presentato agli Australian Open in grado di conquistare il suo ventunesimo Major e, in generale, ha, per la prima volta in carriera, vinto tutte le prime 15 partite ufficiali della stagione. “Non conoscono quale sia stata la sua preparazione – ha affermato, a tal proposito, il finalista in carica del Roland Garros –, ma, stando a sentire quanto da lui dichiarato, quello che ha fatto è stato davvero incredibile, direi fonte di ispirazione“.