La città di Bologna sarà una delle quattro città della fase a gironi di Coppa Davis che si disputerà dal 14 al 18 settembre. La manifestazione a squadre più prestigiosa al mondo farà tappa in Emilia Romagna per i prossimi cinque anni

La Coppa Davis farà tappa a Bologna per i prossimi cinque anni. Il girone italiano della prestigiosa manifestazione per nazionali è stato presentato ufficialmente in una conferenza stampa che ha visto l’intervento del presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, della sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali, del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e dell’assessora allo Sport del Comune di Bologna. La Unipol Arena sarà il teatro del girone che si disputerà dal 14 al 18 settembre, mentre le altre tre sedi saranno Glasgow, Malaga e Amburgo.

Portiamo in Italia una grande manifestazione, che rappresenta una grande opportunità in termini sportivi e di indottole parole di Angelo Binaghi -. Abbiamo un accordo di cinque anni e questo porta a quattro il numero dei grandi eventi tennistici ospitati dal nostro paese: oltre alla Coppa Davis, le Next Gen Atp Finals di Milano, le Atp Finals di Torino e gli Internazionali BNL d’Italia di Roma, che nelle prossime settimane dovrebbero ricevere l’upgrade per disputarsi su due settimane dal 2023. Ringraziamo ringraziare la sottosegretaria Valentina Vezzali e anche il territorio nella persona del presidente Bonaccini perché ci hanno sostenuto, senza di loro non saremmo riusciti a ottenere alcun risultato”. Il numero uno della Federazione Italiana Tennis ha poi parlato della squadra e non ha nascosto le sue ambizioni: “Vogliamo vincere la Coppa Davis nei prossimi cinque anni, penso ci siano le condizioni per raggiungere questo traguardo prestigioso. Per vincerla bisogna fare un programma sul medio periodo e credo ci siano anche i tempi per trovare una coppia di doppio affiatata, cosa che forse ci manca”. Il presidente ha poi risposto ad ulteriori domande sulla scelta di Bologna: Abbiamo ricevuto l’incarico proponendo la sede di Bologna. Come in ogni contratto ci sono clausole che in casi eccezionali prevedono lo spostamento della sede nel territorio italiano, ma noi abbiamo l’intenzione di stare a Bologna per cinque anni. Non abbiamo pensato nemmeno un secondo a Cagliari, la città non ha neanche un impianto adeguato. Ci sono 105 città che hanno un impianto coperto più grande di Cagliari”.

Collegato da Bruxelles, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini ha mostrato grande soddisfazione per l’assegnazione: Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la FIT ed il governo italiano. Pochi giorni fa abbiamo presentato il ritorno in calendario del Gran Premio di Imola, questa Coppa Davis non è meno importante. La mia generazione è cresciuta con la vittoria della Davis del 1976 e quel successo portò milioni di italiani ad appassionarsi e a praticare questo sport. Una squadra così forte non ci era mai stata, quindi questa Coppa Davis già prestigiosa, arriva in un momento dove i nostri hanno grandi ambizioni”.

Si unisce alle parole di Bonaccini, anche la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali: L’Italia si conferma terra di grandi eventi sportivi, grazie alla sinergia tra la FIT e la regione Emilia-Romagna. Siamo sempre più protagonisti della scena internazionale. Sono davvero contenta di avere un presidente della regione come Bonaccini, che crede nell’importanza di grandi eventi sportivi. Questa è un’occasione di crescita sportiva e di crescita per il territorio, che avrà un importante indotto. Avere un girone in casa ci darà un’ulteriore spinta per raggiungere un obiettivo, che è la vittoria della Coppa Davis”.