Un comunicato della Federtennis francese svela alcuni oscuri retroscena sulla procedura di assegnazione delle sedi per la fase a gironi delle Davis Cup Finals
Un lunghissimo comunicato rilasciato dalla FFT, Federtennis francese, mette ombre sul procedimento attuato dall’ITF e da Kosmos per scegliere le 4 Nazioni che ospiteranno, nel mese di settembre, la fase a gironi delle Davis Cup Finals. Mentre uno dei quattro gironi sarà ospitato a Bologna, la vicina Francia svela di aver dovuto fare ricorso per essere stata esclusa dal procedimento. Fortunatamente, a margine del comunicato, viene aggiunto che l’ITF ha poi, anche se con notevole ritardo, inserito la Francia tra le Nazioni in lizza per ospitare l’evento. Inoltre, tutto ciò si conclude sentenziando che, non essendoci partner commerciali disposti a finanziare l’evento, la FFT non potrà avere un girone nei loro confini e, di conseguenza, ritira il ricorso messo in piedi nelle ultime settimane.
“La Francia non ospiterà la Coppa Davis di Rakuten a settembre – si legge nel lungo comunicato -. Il 16 marzo la FFT ha impugnato la Corte Arbitrale dello Sport per vedersi riconoscere il suo diritto a partecipare alla procedura di gara per la designazione delle città ospitanti delle fasi a gironi di Coppa Davis (14-17 settembre 2022), dal quale era stata ingiustamente esclusa. Tuttavia, dall’8 aprile, a seguito del ritiro della città ospitante delle fasi a gironi, la FFT è stata inserita nella gara di designazione delle città ospitanti. La nuova procedura messa in atto da ITF e Kosmos ha tenuto conto delle critiche mosse dalla FFT nel corso dei suoi ricorsi dinanzi al TAS, prevedendo termini chiari e trasparenti per le domande e le fasi del procedimento. Sebbene la FFT sia lieta di notare che l’ITF e Kosmos hanno tenuto conto delle sue obiezioni in questa nuova procedura di gara e di aver confermato la fondatezza delle sue argomentazioni per quanto riguarda i difetti della procedura di gara originale, si rammarica di essere stata costretta a presentare un ricorso in giudizio dinanzi al TAS per far valere i propri diritti. Dopo aver finalmente potuto rivedere le regole nella designazione delle città ospitanti delle fasi a gironi di Coppa Davis, la FFT ha deciso di non presentare offerta viste le onerose condizioni finanziarie e operative che nessun potenziale organizzatore sul territorio francese era disposto ad accettare. Da un punto di vista legale, essendo stato riconosciuto il suo diritto a partecipare alla procedura di gara per la designazione delle città ospitanti della Coppa Davis, la FFT ha deciso di ritirare oggi la sua azione davanti al TAS poiché non ha più alcuno scopo. Il desiderio della FFT di promuovere e rivitalizzare la Coppa Davis è più forte che mai. Nell’interesse di questa competizione e del tennis, la FFT desidera contribuire alla riflessione sulla forma sportiva della competizione e sull’evoluzione del suo modello economico per renderla più appetibile, nel quadro di una governance che rispetti i valori e lo spirito della Coppa Davis”.