Sono tre i tennisti statunitensi a raggiungere le semifinali del 62esimo Trofeo Bonfiglio, in corso di svolgimento sui campi del Tc Milano Alberto Bonacossa. Vincono, a sorpresa, Basavareddy, Tien e Liv Hovde. L’ucraina Lopata battuta dalla russa Zaytseva.

C’era un match, in programma sul campo 8, che inevitabilmente ha attirato l’attenzione degli appassionati milanesi giunti al Tc Milano A. Bonacossa per assistere alla giornata dedicata ai quarti di finale degli Internazionali d’Italia Juniores (Itf under 18 di grado A). La partita in questione era quella che vedeva opposte la favorita russa (testa di serie n.3 in tabellone) Ksenia Zaytseva e l’ucraina Anastasiya Lopata. Lo ha vinto la russa giocando con più disciplina nei momenti importanti (6-4 6-3 lo score finale). Alla fine abbiamo avvicinato la 17enne ucraina per farci raccontare del match e di come sta vivendo questo periodo.

“Oggi avevo una grande possibilità di arrivare in semifinale. Ce l’ho messa tutta ma purtroppo non è stato abbastanza. Ho avuto molte occasioni per andare avanti nel punteggio ma non le ho sfruttate e per questo sono un po’ arrabbiata. Sono comunque felice – continua Anastasiya – del mio torneo perché ho vinto tre partite contro avversarie difficili; peccato per oggi. Il lato positivo è che adesso ho qualche giorno per godermi la città di Milano prima di andare a Parigi per giocare lo Slam juniores. In questo momento per me non è possibile tornare a casa. Sono partita da Kiev il 20 di febbraio per giocare i tornei e il 24 sappiamo tutti cosa è successo e da allora tutti i voli sono stati cancellati. Ne ho approfittato per giocare i tornei in Europa”.

Le abbiamo chiesto della sua famiglia: “Nei primi giorni di guerra sono riusciti a scappare in macchina e finalmente un paio di settimane fa hanno potuto tornare a casa dato che la situazione nella zone di Kiev è migliorata. Per quanto riguarda me, non credo che quest’anno tornerò a casa, meglio aspettare il prossimo. Quando mi sento giù – conclude la Lopata – mi consolo con la musica. La ascolto per ore e ore”. Se il successo della russa (n.7 del ranking Itf) era atteso, ha sorpreso l’impresa della 16enne statunitense Liv Hovde, capace di estromettere dal torneo una delle favoritissime, la russa Diana Shnaider, numero 2 del seeding, 322 del ranking Wta.

La Hovde – che vive a McKinney in Texas e ha cominciato a giocare a tennis all’età di 5 anni – ha recuperato un set di svantaggio chiudendo col punteggio di 4-6 6-4 6-2, approfittando anche di un problema alla spalla sinistra della mancina di Mosca, in difficoltà soprattutto nel terzo parziale. Detto questo, la statunitense ha impressionato, confermando di essere una delle promesse più interessanti del tennis a stelle e strisce. Allenata dall’ex pro australiano Phil Dent (già n.17 Atp e due Slam in doppio), la texana ha mostrato un tennis di pressione da fondo con picchi di alto livello. Il circuito pro, dove ha già vinto una manciata di partite, la attende a breve.

Anche con lei, esausta dopo 2 ore e mezza sul campo assolato di via Arimondi, abbiamo scambiato qualche battuta: “è stata una battaglia. Dall’inizio alla fine. Sono stata brava a rimanere nel match quando contava e ad idratarmi per non perdere energie. Per fortuna – scherza la Hovde – ho potuto visitare questa città bellissima e i suoi negozi prima del torneo, così adesso posso provare ad arrivare in fondo senza distrarmi (ride, ndr)”.

La Hovde troverà in semifinale la ceca Lucie Havlickova, numero 4 del seeding, a segno ugualmente in tre set sull’altra russa Mirra Andreeva, promettente 15enne che tuttavia ha ancora troppi alti e bassi per poter ambire a traguardi importanti.

Nella parte alta del tabellone, avanti anche la svizzera Celine Naef che sfiderà Ksenia Zaytseva, unica delle tre russe in gara nei quarti a raggiungere la giornata di sabato.

Non ci sarà una doppietta di Gonzalo Bueno nel Trofeo Bonfiglio. Dopo il successo dello scorso anno, il peruviano (numero 2 del tabellone) si è fermato nei quarti di finale. A batterlo, in rimonta, è stato l’americano di origini indiane Nishesh Basavareddy: 6-7 6-3 6-1 il risultato in favore del numero 10 del torneo, che ammira Novak Djokovic, adora Milano come pure il cibo italiano e si allena tra l’Indiana e la Florida.

In semifinale, il rivale dell’americano sarà un giocatore che ha saputo conquistarci: lo spagnolo Martin Landaluce, testa di serie numero 8, capace di rimontare il lituano Edas Butvilas fino al 5-7 6-3 6-4 definitivo. “Il mio giocatore preferito? Carlos Alcaraz – dice l’iberico, che si allena a Madrid insieme all’ex pro Oscar Burrieza – perché mi sono allenato con lui durante il Masters 1000 di Madrid ed è stato il momento più bello che abbia mai vissuto su un campo da tennis”.

Nella parte alta del draw, promossi il numero 1 Daniel Vallejo (6-4 6-2 al croato Dino Prizmic) e l’altro americano Learner Tien, che ha rimontato l’argentino Lautaro Midon, costretto a mezzo servizio da una contrattura al polpaccio sinistro.