Il greco ha spiegato ai giornalisti le sue modalità di approccio a questo tipo di sfide, senza far mancare parole al miele per il gioco espresso dal tennista di Carrara

Avanti con il brivido. Per Stefanos Tsitsipas è stata dura tenere testa ad un brillante Lorenzo Musetti, rimontato in cinque set dopo oltre tre ore e trenta minuti di grande battaglia. Il numero 4 del mondo ha analizzato il match con grande lucidità.

“Mi sento bene – sorride Tsitispas in conferenza stampa – come se avessi appena finito una passeggiata sulla spiaggia. Devo lavorare molto duramente per ottenere qualcosa in questa vita. I risultati non arrivano magicamente. Mi rifiuto di arrendermi, è così che mi comporto. In queste circostanze non devi pensare alla possibilità di rimontare due set di svantaggio. Si gioca punto dopo punto con la speranza che sul lungo periodo gli sforzi vengano ripagati. C’è una montagna alta da scalare e per fortuna oggi sono riuscito a risalire la china, con dedizione e costanza”.

Per due ore Lorenzo Musetti ha espresso un tennis straordinario. “Sapevo che sarebbe uscita fuori una partita di questo tipo. Lorenzo è un combattente, un ragazzo dal grande talento che è cresciuto in queste condizioni e sa bene come si gioca sulla terra battuta. Affrontarlo è sempre molto complicato”.

Il finalista della passata edizione del torneo ha parlato del servizio come della svolta all’interno del match. “Inizialmente non sapevo bene cosa fare. Quando sono riuscito a trovare una certa continuità al servizio ho capito che la partita sarebbe potuta cambiare. Mi sono creato un maggior numero di occasioni e sono stato bravo a mettergli pressione al momento giusto. Dal mio punto di vista, sarebbe stato un po’ ingiusto se il risultato di oggi fosse stato diverso”.

Calo fisico o mentale? Stefanos ha le idee chiare. “Il rendimento a metà del primo set è stata una questione mentale, assolutamente. Non so cosa sia accaduto ma con la testa non c’ero più. Ero da un’altra parte. La domanda è: cosa ho fatto per sentirmi così nella prima partita di un Grande Slam? Credo di essere stato troppo concentrato sul futuro, pensando ad altre cose piuttosto che essere concentrato al 100% sul presente e su ciò che stavo facendo. Nel terzo set è uscito fuori il mio istinto di sopravvivenza, anche perché non avevo altra scelta”.