La tennista polacca torna dopo due anni a giocarsi il titolo a Parigi. “Ho capito di non potermi liberare dalle pressioni – dichiara – e ho imparato a gestirle”

Iga Swiatek continua a vincere e a crescere. La numero 1 del mondo, ad una sola vittoria dal record di 35 successi consecutivi di Venus Williams (la miglior striscia degli anni 2000), ha dimostrato ancora una volta tutta la bontà del suo processo di maturazione. Dominante in campo, la polacca stupisce sempre di più per atteggiamento e consapevolezza nei propri mezzi.

“Sono sempre più soddisfatta delle mie prestazioni – spiega Swiatek in conferenza stampa dopo la vittoria in semifinale con Daria Kasatkina – e sento che il mio gioco è davvero solido. Quando sono in vantaggio mi esprimo più liberamente e questo, in campo, si vede. Essere di nuovo in finale al Roland Garros è fantastico, soprattutto perché non sapevo come avrei giocato qui dopo tanti tornei. Ho scelto di affrontare ogni cosa un passo alla volta, senza obiettivi specifici, e vedere come si sta sviluppando il mio tennis mi dà molta fiducia. Sono davvero orgogliosa di me stessa”.

Una finale si gioca soprattutto con la testa. “I tornei dello Slam sono duri e lunghi. L’atmosfera è diversa e spesso le teste di serie cadono presto. La cosa positiva è che in questa stagione tutto sta funzionando alla meraviglia, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Anche lo scorso anno ho lavorato tanto ma sentivo che mi mancava esperienza, soprattutto in determinate situazioni. Adesso ho assorbito tutto ciò che è successo negli ultimi mesi e lo sto facendo fruttare. La finale? Cerco di rendere questa partita uguale alle altre, anche se sembra strano dirlo. Mi concentro sui miei punti di forza, conscia che anche la mia avversaria sarà sicuramente molto stressata. La mentalità giusta è tutto in questi casi”.

Convivere con la pressione è una delle responsabilità delle grandi campionesse. “Non tengo tutto dentro ma ho imparato ad aprirmi con il mio team e a condividere le sensazioni. Avere accanto persone di cui mi fido è fondamentale, voglio sentirmi libera con loro. Abbiamo una sorta di routine e cerchiamo di mantenerla affinché tutto possa filare liscio. Per me è stato importante capire di non potermi liberare dalle pressioni, vanno gestite nel miglior modo possibile”.