Clamoroso al Roland Garros: Alexander Zverev si prende una bruttissima distorsione alla caviglia ed è costretto ad abbandonare il campo contro Rafael Nadal, che avanza così in finale senza dover fare gli straordinari

Clamoroso, pauroso quando accaduto al Roland Garros nella prima semifinale: sulla situazione di 7-6 6-6 in favore di Rafael Nadal, Alexander Zverev ha accusato una caduta che gli ha provocato un dolorosissimo infortunio alla caviglia. Il tedesco è subito scoppiato in lacrime ed è stato costretto a uscire dal campo sulla sedia a rotelle, ritirandosi e lasciando che il maiorchino avanzasse nella sua quattordicesima finale al Roland Garros. Lo spagnolo continua a fare la storia del torneo e del tennis in generale, ma sembra irrispettoso parlarne dinanzi alle scende di dolore e di terrore a cui abbiamo appena assitito sul Court Philippe Chatrier.

Zverev si mostra subito in fiducia e pimpante: sotto 30-0 nel primo game, piazza 4 punti consecutivi e toglie la battuta a Nadal, confermando il break successivamente. Lo spagnolo non riesce a trovare le giuste contromisure inizialmente, con il numero 3 del mondo bravo a impostare il match sui propri binari preferiti e a lasciare spesso di sasso il maiorchino durante gli scambi. La prima occasione a disposizione del 13 volte campione arriva nell’ottavo game: il nativo di Amburgo gli concede due chance di break, sbaglia clamorosaente un rovescio incrociato e si concretizza, dunque, il controbreak. Il decimo game, a causa soprattutto dei demeriti dei due contendenti, diventa lunghissimo e, alla fine, è Zverev a spuntarla, non prima di aver depennato ben tre set point: 5-5. Le occasioni continuano a sprecarsi da un lato e dall’altro: dunque, è giustamente un tiebreak a decidere le sorti di questo primo round di lotta, tiebreak che, grazie a un parziale di 10-8, termina nelle mani del maiorchino, sebbene si sia trovato sotto 2-6.

La seconda frazione ha un andamento tutto fuorché lineare: ben 8, infatti, i break che si verificano nei primi 10 game, con il numero 5 del mondo che più volte, prova, senza successo, a sfruttare le sua occasioni per prendere il largo. La serie negativa è interrotta dal tedesco sul 2-2, grazie ad un game di servizio in cui riesce a rimontare un’ennesima situazione di 30-40. Zverev riesce, così, a volare sul 5-3, ma Nadal è ancora una volta sul pezzo è recupera la situazione in un set – va detto – di qualità non eccelsa. Poi, nel dodicesimo game, lo straziante episodio e l’oro olimpico in carica che abbandona il campo, in lacrime, senza più la possibilità di lottare. 7-6 6-6 dopo 3 ore di battaglia, Nadal è ancora in finale.