L’ex numero 2 al mondo, attuale tecnico del venti volte campione Slam, ha espresso la propria preoccupazione per il modo in cui il suo allievo ha giocato contro Rafa Nadal nei quarti di finale a Parigi.
Era abbastanza scontato che per Novak Djokovic e il suo team non sarebbe stato facile digerire la sconfitta subita dall’eterno rivale Rafael Nadal nei quarti di finale del Roland Garros. La conferma è giunta dalle recenti dichiarazioni del coach del campione serbo, ossia l’ex numero 2 al mondo Goran Ivanisevic: “Devo essere onesto, non riesco ancora a dormire perché avevo detto a Novak che l’atteggiamento in campo sarebbe stato l’aspetto più importante all’interno del match e, invece, proprio da quel qunto di vista è mancato” – ha detto il vincitore di Wimbledon 2001 -. “In particolare ho trovato incomprensibile il modo in cui ha giocato il terzo set, come se gli mancasse l’energia e non credesse nelle sue possibilità di vincere. Non puoi permettertelo contro Nadal a Parigi. Con Novak – ha proseguito ancora Ivanisevic – non ho discusso della partita perché era stanco e deluso. Quello che so è che si sente davvero male. Perciò sono triste e preoccupato per lui perché entrambi sappiamo che avrebbe potuto vincere. Dal punto di vista tecnico, invece, è chiaro – ha concluso il coach croato nella disamina della partita – che il suo rovescio non aveva la profondità necessaria, ha giocato colpi molto corti e questi hanno permesso a Rafa di attaccare“.
Nel corso dell’intervista a TennisMajors, l’ex tennista croato ha poi parlato anche dei fischi ricevuti dal suo allievo durante il quarto di finale: “ Li trovo davvero ingiusti. Sapevamo che la maggioranza avrebbe tifato Rafa ma non trovo il motivo di fischiare un venti volte campione Slam e numero 1 al mondo, può piacere o meno ma va rispettato“.
Infine Ivanisevic si è anche proiettato su Wimbledon ed è apparso sicuro: “Novak vincerà il torneo. Ho ottime sensazioni a riguardo, in quanto sono certo che a Londra raggiungerà il suo miglior livello. Ora ha solo bisogno di riposare e di prepararsi al meglio. Molto probabilmente non giocherà alcun torneo prima dello Slam londinese“.