Dove trascorrerà le sue vacanze forzate Jannik Sinner? Vi raccontiamo noi in anteprima quello che nessun altro può svelarvi

Stamattina mi sono alzato e nella mail mi sono trovato un’offerta di biglietti aerei gratis (ebbene sì) per Dubai. Ovviamente, mi sono detto, dietro ci devono essere Elon Musk, l’Intelligenza artificiale, gli hacker russi insomma il Grande Fratello che ha saputo che Jannik Sinner si trova lì e che il sogno di tutta la stampa sportiva del mondo è di intervistarlo in esclusiva.
Qui a Doha, del resto, l’unica traccia di Jannik rimasta è quella che documento nella foto a corredo nel pezzo. In compenso posso anticiparvi come vivremo questi 90 giorni senza Jannik – sembra una canzone di Baglioni, no? – noi addetti ai lavori e voi appassionati di tennis. Partiamo.

20 febbraio: Jannik viene segnalato in un resort esotico di Dubai in compagnia di Anna Kalinskaya. La Cnn invia i suoi inviati di punta, la Bild assume investigatori privati travestiti da pescatori di perle e lamantini che tentano un approccio via mare, ma quando i giornalisti arrivano sul posto trovano solo Lodo Guenzi, il cantante dello Stato Sociale che beve un centrifugato al sapore di carota. L’ufficio stampa di Lodo Guenzi rende noto, dopo un consulto con l’ufficio stampa di Sinner, che non sarà purtroppo possibile intervistare il cantante né il barman del resort.


1 marzo: Prima di scendere in campo per la superesibizione di Las Vegas all’Mgm, Taylor Fritz rivela di essersi allenato con uno strano sparring partner vestito da Bufalo Bill procuratogli dall’organizzazione: ‘Un tipo originale, ma con un diritto terrificante. Non ha voluto parlarmi, e alla fine dell’ora gli è caduto uno dei baffoni. Ho provato a dirgli che potrebbe avere un futuro nel tennis, ma è scappato via insieme a un tipo scuro di capelli che chiamava ‘Simone’. L’ufficio Stampa di Bufalo Bill dichiara di non aver assunto nessun sosia dell’ex stella del Circo in occasione dell’evento tennistico, ma lamenta la scomparsa di uno dei costumi dal magazzino.  

7 marzo: una informativa segreta di origine incerta riporta una immagine di Jannik impegnato in una sessione di sci estremo sull’Himalaya, in compagnia di Bode Miller, Alex Vittur e un cognato di Messner che gestisce un ciringuito in Nepal. Roberto Giacobbo, travestito da abominevole uomo delle nevi, si fa paracadutare sul Nanga Parbat e insegue per tre giorni la comitiva, ma solo per scoprire che è la troupe di Alberto Angela impegnata in un sopralluogo e che ha incautamente aperto la bombola dell’ossigeno accanto al conduttore, schiarendone la capigliatura.

15 marzo: in Venezuela cade il governo e la France Presse dirama un dispaccio in cui Jannik viene segnalato a capo degli insorti. In una sbiadita immagine rubata da un video compare una figura incappucciata con una rada barba alla Che Guevara e in bocca una carota al posto del sigaro. Il corrispondente del New York Times scoprirà che si tratta di una burla architettata da una società che organizza corsi di team building a Borca di Cadore. L’ufficio stampa di Sinner, interrogato, dichiara di non avere altre informazioni in merito.

25 marzo: i rottami incendiati di una Audi A6 targata Sesto Pusteria vengono segnalati da un satellite spia svizzero alla periferia di Wagga Wagga, nel Nuovo Galles del Sud. Uno zoom della telecamera satellitare mostra fra i rottami i telai di alcune racchette e un cappellino Nike bruciacchiato. Si mobilitano i team di Chi l’ha Visto?, le Iene e Report, che scovano in una fattoria nelle vicinanze un allevatore del luogo, tale Branch McInnory, che sostiene di avere acquistato la vettura da un “simpatico giovanotto dai capelli rossi che è passato di qua in compagnia di un suo amico australiano, di nome Darren, mi pare”. I due gli avrebbero chiesto di scambiare la sua vettura con il vecchio pick-up dell’allevatore, “perché dobbiamo andare ad allenarci in un campo che possiede un nostro amico nel bush”, e la Audi non era adatta. “Aveva ragione – commenta amaro McInnory – : ha preso fuoco non appena le ho fatto il pieno di carburante agricolo e ho dovuto abbandonarla”. Al numero dell’ufficio stampa di Jannik Sinner risponde una segreteria telefonica con il jingle di “Crocodile Dundee”.

1 aprile: il pick-up di McIllory viene ritrovato abbandonato in un parcheggio di Port Moresby.

10 aprile: durante i colloqui di pace fra Russia e Ucraina a St Moritz il capo delegazione degli Usa sostiene che il merito dell’esito positivo della trattativa va dato ad un “misterioso consulente” che si è qualificato come “Mr Fox, dell’Im6” e ha suggerito le risposte giuste. “Si presentava sempre con una giovane donna dall’accento russo, e indossava una felpa con cappuccio da cui spuntava folta capigliatura rossa”. Appena dopo aver reso la dichiarazione, il capo delegazione rivela che, purtroppo, per un accordo con il capo ufficio stampa di James Bond, non potrà fornire ulteriori dettagli.

12 aprile: Sinner viene ricevuto in udienza privata dal Papa, ma si dilegua prima che possano arrivare reporter e fotografi, utilizzando un passaggio segreto che collega Castel Sant’Angelo all’uscita di Ala-Avio sull’autostrada del Brennero. L’ufficio stampa di Sinner rende noto che nessuno dei casellanti della A22 sarà purtroppo disponibile per una intervista.

14 aprile: terminato il bando dagli allenamenti ufficiali, Sinner finalmente ricompare sui campi del Country Club di Monte-Carlo. Curiosamente colpisce la palla con la mano sinistra. In contemporanea altri quindici Sinner vengono intervistati a San Francisco, a Nuova Delhi, Ottawa, Johannesburg, Galvay, San Govanni Lupatoto, Nova Goritza, Nairobi, Helsinki, Amman, Dunedin, New York, La Valletta e Ulan Bator per una iniziativa corporate della Lavazza. Tutti sostengono di essere “the real Jannik”. L’ufficio stampa di Sinner rende noto che nessuno dei sedici purtroppo sarà disponibile per una intervista.

20 aprile: Nicola Pietrangeli dichiara all’ansa di essere disponibile per allenare Sinner. L’ufficio stampa di Sinner, congiuntamente con quello di Pietrangeli, declina ogni commento. 

27 aprile: Jannik Sinner è ospite della puntata finale di Master Chef, dove sbaraglia tutti i concorrenti preparando una spettacolare torta salata ai canederli. La puntata però non è in diretta, ma viene registrata in uno studio segreto sotto il Gran Sasso dove non penetrano neppure i neutrini del Cern, figuriamoci un giornalista. L’ufficio stampa di Sinner comunica che, purtroppo, la ricetta della torta non è disponibile.

4 maggio: alla vigilia degli Internazionali. Jannik Sinner compare in mondovisione a fianco di Elon Musk. I due galleggiano in apparente stato di assenza di gravità e con una immagine del pianeta rosso che si intravvede da un oblò alle loro spalle. “Red is the new Black!”, grida l’imprenditore sudafricano. “Ciao Rrrroma, we’re coming!”. L’ufficio stampa di Sinner comunica che non sarà raggiungibile per i due giorni seguenti causa “viaggio in zona non coperta dal segnale telefonico”.

7 maggio: Jannik Sinner fa il suo ingresso trionfale al Foro Italico, dove al primo turno affronta e batte Joao Fonseca. “Dove sono stato in tutto questo tempo? Mi sono rilassato a casa di un mio lontano cugino che ha un bar sulla spiaggia a Fregene. Bastava scrivere al mio ufficio stampa, e ve lo avrebbero detto”.