AUSTRALIAN OPEN – Un anomino scommettitore ha puntato 50.000 dollari sul successo della Rodionova sulla Vandeweghe, puntualmente arrivato. L’australiana ci scherza su.
Al secondo turno, la Rodionova affronterà la tedesca Witthoeft
Di Riccardo Bisti – 9 gennaio 2014
L’Australian Open non è ancora cominciato, ma c'è già il primo scandaletto. Protagonista (involontaria?) Anastasia Rodionova, 32enne che nella vita ha avuto tre nazionalità. Nata sovietica, è diventata russa dopo la caduta del Muro di Berlino, poi nel 2009 ha scelto di rappresentare l’Australia. Per lei, numero 158 WTA, Melbourne è lo Slam di casa. Ed ha iniziato bene, superando con un doppio 6-4 Coco Vandeweghe, ex grande promessa del tennis americano. La Vandeweghe è numero 111 WTA, testa di serie numero 2 delle qualificazioni. Insomma, un risultato a sorpresa. Per tutti, ma non per un tizio che ha scommesso ben 50.000 dollari sul successo della Rodionova. Lo scommettitore ha effettuato due puntate, entrambe alla quota di 1.80, rispettivamente da 35.000 e 15.000 dollari. Significa che ne ha intascati 90.000, con un guadagno netto di 40.000. Un anno di lavoro con un signor stipendio, insomma. Quando le hanno riferito l’accaduto, la Rodionova si è fatta una risata. “Wow, è bello sapere che qualcuno ha fiducia in me” ha detto, facendo finta di non capire. Poi si è resa conto che sull’argomento non c’è da scherzare. “No, non ho idea di cosa sia successo. Non sono coinvolta in questa storia. Probabilmente chi ha scommesso mi aveva visto giocare in doppio la scorsa settimana a Brisbane. Vincere il torneo mi ha trasmesso molta fiducia, e sono riuscita a trasferirla anche in singolare”. Si sono accorti della faccenda i cronisti dell’Herald Sun, i quali si sono rivolti ai funzionari di Tennis Australia. Rimbalzati, rispediti al sito web della Tennis Integrity Unit.
La ricerca di informazioni su quel sito lascia sempre delusi. Ci sono i comunicati stampa sulle varie sanzioni, ma non ci sono dettagli né si capisce quali siano le effettive infrazioni. La TIU opera nella più totale riservatezza e, nella descrizione dell’attività, spiega che “non si fanno commenti pubblici diversi dall’annuncio del risultato di un’indagine che si traduce in provvedimenti disciplinari”. In altre parole, vengono comunicate solo le squalifiche (l’ultimo è stato Guillermo Olaso). Tutto il resto (indagini, nomi dei giocatori coinvolti, fatti incriminati) resta sotto traccia. All’Australian Open, il betting è preso molto sul serio. Tutti gli accreditati, ovviamente, non possono scommettere. E i siti delle agenzie sono oscurati dalla rete wireless di Melbourne Park. Non sono ammessi neanche gli stand commerciali. La vittoria della Rodionova non è così assurda. Ha un passato da numero 62 WTA, e la Vandeweghe aveva perso nelle qualificazioni sia ad Auckland che Sydney. Certo, 50.000 dollari su un match femminile di secondo piano sono una bella cifra. Nata nal settembre 2008, la Tennis Integrity Unit ha squalificato a vita soltanto tre giocatori: David Savic, Sergei Krotiouk e Daniel Koellerer. Le donne non sono state quasi mai coinvolte, a parte due casi minori: l’italo-tedesca Claudia Coppola, recentemente sospesa per sei mesi, e la russa Ekaterina Bychkova, condannata qualche anno fa per il reato di omessa denuncia. E’ probabile che sia stata aperta un’indagine, ma se si risolverà con un nulla di fatto non si verrà a sapere nulla.
La prima giornata delle qualificazioni femminili vedeva impegnate anche tre giocatrici italiane. L’unica a passare è stata Nastassja Burnett, brava a superare la greca Eleni Danilidou, una delle poche rimaste a giocare il rovescio a una mano. Per ‘Asia’ ci sarà un secondo turno affascinante contro il baby-fenomeno Belinda Bencic, che ha superato senza problemi Sharon Fichman, testa di serie numero 1 del tabellone cadetto. Sconfitte per Maria Elena Camerin ed Alberta Brianti. La prima ha lottato un set salvo poi arrendersi contro la sudafriana Chanel Simmonds, mentre l’emiliana si è arresa in tre set ad Alexandra Panova, che si è presa una piccola rivincita sul tennis italiano dopo la sconfitta con la Vinci nella finale di Fed Cup. Tra gli altri risultati, si segnalano i successi delle giovani Heather Watson e Victoria Duval, mentre Aravane Rezai non riesce proprio a tirarsi su: la franco-iraniana ha raccolto appena sei game contro Alla Kuudryavtseva. Ha fatto una bella figura Sara Tomic, sorella minore di Bernard, sconfitta 6-2 7-5 da Tamira Pazek: nel secondo set, tuttavia, era avanti 5-3 ma si è disunita sul più bello. La Tomic ha appena 15 anni e adesso si dedicherà al torneo junior.
AUSTRALIAN OPEN 2014
QUALIFICAZIONI FEMMINILI
Primo Turno
Nastassja Burnett b. Eleni Danilidou (GRE) 6-4 6-3
Alexandra Panova (RUS) b. Alberta Brianti 4-6 6-1 6-4
Chanel Simmonds (RSA) b. Maria Elena Camerin 7-5 6-0
Secondo Turno
Nastassja Burnett vs. Belinda Bencic (SUI)
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