Tanti cambiamenti previsti fra due stagioni: aumentano i 500, esclusi alcuni 250 e ipotesi di un nuovo 1000.
Sarà un 2025 di grandi cambiamenti del mondo del tennis. Il calendario subirà delle modifiche strutturali notevoli: erano state già annunciate quelle dei Masters 1000 del Canada e di Cincinnati, che si allungheranno a 10 giorni come i pari categoria (eccetto Parigi-Bercy e Montecarlo). Nella giornata di ieri è emersa un’ufficialità che era nell’aria da giorni: gli ATP 500 saliranno a 16 dai 13 presenti. Per questo tre tornei saliranno di categoria: si tratta di Dallas, Doha e Monaco di Baviera. I primi due sono piazzati a febbraio, mese che precede i 1000 di Indian Wells e Miami, mentre il terzo aumenta la competitività della stagione sulla terra battuta, andando a confrontarsi con il pari livello di Barcellona.
Non solo aggiunte: verrà infatti sottratta la licenza di 250 a tornei come Atlanta, Newport e Lione. Fa storcere il naso tra gli appassionati soprattutto la decisione legata a Newport, torneo dalla grande tradizione che chiude la parentesi della stagione sull’erba e sede oltretutto della Hall of Fame del tennis mondiale.
Di contro si parla sempre più insistentemente di un nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita piazzato all’inizio dell’anno e prima dell’Australian Open: questo porrebbe fine alla United Cup e ridurrebbe a una sola settimana la stagione australiana che precede il primo Slam dell’anno. Un mutamento sostanziale del calendario che sarà da valutare a lungo. Riforme giuste o sbagliate?