L’ITF approva la “Player Analysis Tecnology”: dal 2014, i giocatori potranno utilizzare dispositivi per raccogliere dati sulla prestazione. Ma non potranno utilizzarli durante i match.
Il tennis visto dai Google Glasses di Tim Smyczek

Di Riccardo Bisti – 30 luglio 2013

 
L’assemblea generale ITF non si è limitata a deliberare Cagliari come sede della finale 2013. Lo scorso 12 luglio è stato un giorno importante nella storia del tennis: la federazione internazionale ha dato il via libera all’utilizzo di strumenti tecnologici durante le partite per il raccoglimento dati. Il pensiero corre subito a strumentazioni come la racchetta Babolat Play, che tra qualche mese arriverà nei negozi dopo la presentazione dell'anno scorso, alla strumentazione “Personal Coach” di Artengo o ai famosi “Google Glasses” resi famosi nel tennis da Bethanie Mattek Sands. In questo modo, l’ITF accoglie il progresso e la tecnologia. Sarà un bel passo in avanti per giocatori e coach avidi di dati. Forse smetteremo di vedere i coach che, dopo una partita, si presentano negli uffici informatici del torneo e chiedono i dati statistici. Alla liberalizzazione, tuttavia, c’è una restrizione importante: i dati non potranno essere analizzati durante i match ufficiali. In altre parole, un giocatore non potrà sapere in tempo reale se sta sbagliando più dritti o rovesci, oppure se sta colpendo troppo lontano dallo sweet spot. Ovviamente potrà lavorarci a bocce ferme, e avrà totale libertà di utilizzo durante gli allenamenti. L’obiettivo è non condizionare in alcun modo lo svolgimento di una partita. Ecco alcuni passaggi del comunicato rilasciato dall’ITF: “La Player Analysis Tecnology (PAT) comprende qualsiasi strumento che raccoglie, analizza e trasmette qualsiasi informazione sul rendimento di un giocatore. Potrà essere composta da un dispositivo indipendente o incorporato all’equipaggiamento”.
 
E prosegue: “L’ITF approverà tutti i dispositivi che potranno essere utilizzati durante il gioco, come già avviene per le palline. Le informazioni raccolte con questi strumenti costituiranno un vero e proprio 'coaching': per questo, l’utilizzo di tali tecnologie durante una partita sarà vincolato alle normative sul coaching. Significa che un tennista non potrà avere accesso ai dati durante le partite. Stuart Miller, direttore esecutivo del dipartimento tecnico-scientifico dell’ITF, ha detto: “Quando il tennis ha creato le sue regole, nessuno aveva anticipato l’arrivo della Player Analysis Tecnology. Questa nuova regola è necessaria per fare si che tutte le tecnologie siano “coperte”. Secondo Francesco Ricci Bitti, la normativa permetterà al gioco di restare al passo con la tecnologia, pur mantenendo intatta l’integrità del tennis. In un’epoca dove la tecnologia sta invadendo il mondo del tennis (basti pensare alle racchette, le scarpe, le magliette, senza contare i tetti retrattili e i vari “occhi di falco”), si fa un ulteriore passo in avanti. Si entrerà direttamente nella tecnica degli incontri, fornendo al giocatore dati assolutamente inediti sulla sua prestazione. Si parla del numero di colpi giocati, di che tipo, con quale rotazione, a che velocità, in quale punto d’impatto…tutto si potrà studiare a posteriori, nel tentativo di raggiungere una perfezione sempre più viva.
 
In effetti, l’analisi di un tennista non è mai stata facile. In questo modo, tante variabili del gioco (pensiamo soprattutto al punto d’impatto della pallina) saranno messe neso su bianco. La verità, come ci ha detto Juan Monaco qualche tempo fa, è che la tecnologia avanza e non si può fermare. Con buona pace di chi auspica un ritorno alle racchette di legno. Alcuni giocatori hanno già recepito la novità: dopo la Mattek Sands, un altro giocatore ha iniziato a usare i Google Glasses. Si tratta dell’americano Tim Smyczek, che grazie all’azienda Ubersense ha effettuato una sessione di allenamento indossando i famosi occhiali. Ovviamente, il filmato è già stato caricato su Youtube (lo potete vedere qui sopra). Smyczek ha registrato un allenamento in due fasi: in entrambe, ha registrato i dati di impatto, i parametri del gioco di gambe e informazioni sulla posizione della testa. Tutti elementi che analizzerà insieme al suo allenatore per provare a migliorare il suo tennis. La rivoluzione è appena cominciata. Ed è tutto legale.