Tra le immagini pubblicate dalla nostra rivista nel 1943, il campo da tennis in parquet con copertura fissa su cui si diletta re Gustavo di Svezia aQuel dimenticato di Romanoni, però! è stato per qualche anno il nostro primo giocatore



Tra le immagini pubblicate dalla nostra rivista nel 1943, il campo da tennis in parquet con copertura fissa su cui si diletta re Gustavo di Svezia


Quel dimenticato di Romanoni, però! è stato per qualche anno il nostro primo giocatore. Ora è in Spagna a fare il professionista. Che bella e nobile immagine: le nostre migliori atlete. La Bossi passa per la più forte in Europa. Quell’Europa. Stalingrado resiste e l’Asse comincia la ritirata.
Tra palle di cannone e palle universali il problema palla assilla alla più bella il nostro tennis.
“Premesso che a suo tempo le superiori Gerarchie diedero agli sportivi la consegna di continuare l’attività anche in periodo di emergenza, i tennisti, all’inizio dell’anno XXI non hanno le palle. E’ noto infatti che la Pirelli, pur benemerita, ha convertito a scopi bellici la sua produzione e ha per di più sospeso anche la cosiddetta “rigenerazione”. Rimangono trecento dozzine per i Campionati italiani, ma il grosso dei tennisti….”
Fondo dei campi e stile di gioco: i campi in legno sono velocissimi, per volleatori d.o.c. (Quello col cappello, comunque, è Gustavo V re di Svezia, detto Mister G .) “La nota tennista americana Elena (sic!) Wills è stata morsicata ad una mano da un cane. Causa infezione e operazione chirurgica che comporta la perdita dell’uso della destra, la Wills scompare definitivamente dalla scena tennistica”.
“Il tennis germanico nell’attuale momento: fatta l’automobile per il popolo (Volkswagen) c’è ora il “Vollkstennis”. Tutti giocano, gli operai, madri, figlie, sorelle. “Facendo di necessità virtù; con delle palle addirittura…. preistoriche. Anche se gli incontri internazionali sono, per ora, interrotti, non per questo la massa si è allontanata dal nostro sport. Il campione Henkel è stato ferito nell’adempimento del proprio dovere e trovasi prigioniero in Russia. Un altro tennista, Melzer (chi era costui?) è caduto sempre in Russia”. Di un certo Gottfried Von Cramm, in carcere con l’accusa di omosessualità, non si parla. Che strani questi regimi totalitari! Pensare che la rivista “Der Tennissport ritiene l’Italia la nazione tennistica più forte d’Europa.
Oggi, nel 1999, tale rivista non potrebbe più, a nessun titolo, sfoggiare una simile ammirazione. Non siamo più “camerati”, che peccato!
Gottfried Von Cramm tornò a giocare in Davis nel 1951, battendoci sonoramente, omosessuale o no.

1943 – Chi ha vinto gli Slam

Parigi
  non disputato
Wimbledon
 non disputato
USA
 singolare maschile: J. R. Hunt;  singolare femminile: P. Betz
Australia
  non disputato