Una partita solida e priva di sbavature da parte del giocatore danese, che inchioda Medvedev sulla diagonale del rovescio e lo costringe in più di un’occasione all’errore

Holger Rune è il primo finalista del Masters 1000 di Indian Wells! Il giocatore danese si è imposto su Daniil Medvedev con il punteggio di 7-5, 6-4 in poco più di un’ora e mezza di gioco. Partita dai due volti, con un primo set estremamente equilibrato giocato sul filo del rasoio e un secondo che invece ha visto lo strapotere del danese al servizio e un Medvedev estremamente falloso che si è visto essere senza armi per poter contrastare l’avversario. Per Rune quella odierna è la vittoria numero 150 a livello ATP, che vale la quarta finale a livello ‘1000’ che lo vedrà scontrarsi per il titolo contro uno tra Carlos Alcaraz e Jack Draper.
Un primo set che si è giocato tanto dal punto di vista tattico, oltre che tecnico. Chi ha dovuto probabilmente modellare di più il proprio gioco rispetto all’avversario è Holger Rune, che contrariamente a quanto accade di solito non tenta di forzare la giocata ma gioca scambi molto lunghi da fondo campo. Gran parte degli scambi si gioca sulla diagonale di rovescio, con il danese che in più di un’occasione riesce a tenere testa per poi cambiare in lungo linea e fare il punto. Il risultato è un parziale estremamente combattuto durato un’ora esatta di gioco, con Rune che si porta in vantaggio di un set. Medvedev era riuscito a recuperare l’iniziale break di svantaggio, ma nel corso dell’undicesimo gioco cede ancora una volta il servizio e nel game successivo è ancora un errore in larghezza di rovescio a decidere il set. Da sottolineare il 51% di prime palle messe in campo dal tennista russo, percentuale decisamente troppo bassa per poter fronteggiare questo Rune che sembra avere le idee chiare su come vincere la partita.
Il set vinto fa cambiare decisamente volto alla partita, con il tennista danese ora saldamente al comando delle operazioni e Medvedev che non riesce più a fare il punto. Dopo il turno di battuta tenuto in apertura dal russo, Rune infila un parziale di tredici punti consecutivi che lo porta sul 3-1 con un break di vantaggio. Medvedev probabilmente non si aspettava un avversario così solido da fondo campo, e anche in questo senso si spiegano i tanti errori non forzati commessi nel tentativo di cercare una soluzione alternativa che possa far cambiare rotta all’incontro. Il russo prova una reazione d’orgoglio nell’ultimo game del match e si porta 0-30, sul 30-30 si gioca uno scambio da 38 colpi vinto che viene vinto da Rune che poi va a vincere con un dritto vincente in uscita dal servizio.