Venerdì 1 dicembre 2017 è stato un giorno triste per gli sportivi italiani. Per la prima volta da quando è diventato un evento globale, l'Italia non ha partecipato al sorteggio dei Campionati del Mondo di calcio non ha visto l'Italia tra le protagoniste. Il prossimo 14 giugno, quando scenderanno in campo Russia e Arabia Saudita per la partita inaugurale, sarà un momento strano. Saremo esclusi da uno straordinario momento di aggregazione collettiva. Ma in altri paesi, anche vicini al nostro, hanno ben altri problemi. Il 15 luglio si giocherà la finale dei Mondiale, ma anche quella di Wimbledon. La (quasi) contemporaneità ha mandato su tutte le furie parecchie emittenti. Ma andiamo con ordine: ogni quattro anni, puntualmente, si pone il problema del dualismo Wimbledon-Coppa del Mondo. Per la verità, non è mai stato un grosso problema. Vuoi per i fusi orari, vuoi per la collocazione oraria delle partite di calcio. Ma la finale di Russia 2018 si giocherà, incredibilmente, alle ore 18 locali, presso il Luzhniki Stadium di Mosca. In Italia saranno le 17. Bene, un paio d'ore prima – alle 15 italiane – scatterà la finale di Wimbledon. Salvo una finale rapidissima, ci sarà la concomitanza tra i due eventi. Incredibile che accada nel 2018, quando sono le TV a comandare e dettare i tempi (secondo voi, perché le partite dell'Australia si giocheranno tutte nel primo pomeriggio, una addirittura alle 13 locali?). La concomitanza Londra – Mosca sarà una collisione sfortunata per ogni appassionato, ma potrebbe generare una crisi nazionale qualora la stessa nazione avesse la propria squadra in finale, nonché un tennista impegnato a Wimbledon.
MOSCA: FINALE ALLE 18 LOCALI
I britannici non hanno molta fiducia nella nazionale di calcio, mentre sono più fiduciosi per Andy Murray. Al contrario, il conflitto è più probabile per almeno quattro paesi: Spagna (più Nadal), Francia (Tsonga?), Germania (Zverev) e Argentina (Del Potro). La nazionale svizzera e quella serba, per il dispiacere di Roger Federer e Novak Djokovic, non sembrano così forti da puntare alla finale di Mosca. A parte questo, in diversi paesi è lo stesso network a detenere i diritti di Wimbledon e Mondiali. Tra questi, la Gran Bretagna. L'accordo tra Wimbledon e BBC dice che l'evento deve andare “sui canali principali”, senza però menzionare BBC One o BBC Two. C'è dunque la quasi certezza che uno dei due eventi non venga trasmesso sul canale principale. Accade lo stesso anche in Giappone, con NHK. Entrambe le emittenti hanno preso contatto la FIFA per capire se ci fosse la possibilità di spostare la finale dei Mondiali. L'ultimo atto di Wimbledon si gioca alle 14 locali da sempre, mentre le 18 sono un orario decisamente inusuale per la finale dei Mondiali. Tra l'altro, entrambe le semifinali si giocheranno alle 21 locali. Per adesso, la FIFA oppone un fermo diniego ed è convinta che l'orario attuale sia perfetto per coinvolgere il pubblico globale. In effetti, quando si giocherà la finale, sarà tarda mattinata in Sud America, pomeriggio in Europa e tarda serata (ma accettabile) in Asia. Resta il problema di una contemporaneità inedita. Detto che in Italia avremo Wimbledon su Sky Sport, mentre i diritti per i Mondiali di Calcio non sono ancora stati assegnati (vista l'assenza dell'Italia, i network stanno ragionando su cifre molto inferiori), resta il dubbio su cosa fare. Tennis? Calcio? Registrarne una delle due, o magari affidarsi a una doppia TV o l'ausilio del PC? Qualunque sia la scelta, il 15 luglio 2018 sarà una giornata storica per lo sport in TV.