Le tematiche più importanti del primo Masters 1000 stagionale. Continuerà l’egemonia dei Fab Four? Chi sarà il numero 2 ATP? La Kvitova tornerà grande? Gli italiani? Il pubblico? 
Roger Federer con Paul Annacone: lo svizzero ha vinto quattro volte il BNP Paribas Open
 
Di Riccardo Bisti – 8 marzo 2013
 

Il torneo di Indian Wells è forse il più importante dopo gli Slam. Di sicuro il più ricco, con buona pace della concorrenza. Se è vero che uno Slam ti offre l’immortalità (tutti ricordano le vittorie di Gaudio e Gomez al Roland Garros, pochi quelle di Pernfors, Woodruff e Portas nei Masters 1000), Indian Wells ha acquistato un prestigio e un’importanza notevoli. Aiutato dalla collocazione in calendario e da una struttura meravigliosa (peraltro destinata ad ampliarsi), ha generato una grande attesa. E la presenza di Rafa Nadal è la ciliegina su una torta già piena di prelibatezze. Ecco le dieci tematiche più importanti.
 
1) DJOKOVIC PUO’ FARE COME NEL 2011?
Due anni fa, il serbo arrivò imbattuto al Roland Garros. Ci volle un Federer impressionante per superarlo nella semifinale parigina. L’anno scorso l’imbattibilità è caduta presto, a Dubai. Nole si ripresenta senza sconfitte ed è il favorito d’obbligo. Le cose sono cambiate: nel 2011 vinceva perchè giocava da Dio, toccava livelli inavvicinabili. Adesso ha imparato a vincere le partite anche senza esaltare, come gli è accaduto a Dubai contro Del Potro e Berdych, e anche in Australia contro Wawrinka. Difficile pensare che possa arrivare a 40 vittorie consecutive, ma è il favorito d’obbligo. E’ probabile che la prima sconfitta arrivi sulla terra.
 
2) NADAL E’ GIA’ PRONTO?
L’interrogativo principale. Il 6-0 6-2 con cui ha maciullato Ferrer ad Acapulco ha un po’ oscurato le difficoltà nei match precedenti. Rafa ha intrapreso la strada giusta, ma non si sente pronto per vincere. Ma ci ha abituato a sorprenderci, e un eventuale quarto di finale contro Federer sarebbe da non perdere. Se ha scelto di giocare, smentendo indiscrezioni giornalistiche raccolte chissà dove, significa che si sente a posto. Volendo rispondere alla domanda, è pronto ma non ancora prontissimo. Il superlativo comparirà quando metterà piede a Monte Carlo.
 
3) QUALCUNO CANCELLERA’ L’EGEMONIA DEI FAB FOUR?
Indian Wells è un torneo fedele alle gerarchie. Se escludiamo l’exploit di Ivan Ljubicic, dal 2004 vincono solo i migliori. Federer ha vinto quattro volte, Nadal due, Djokovic altrettante. E quest’anno c’è da attendersi un Murray tirato a lucido. Difficilmente assisteremo a sorprese: solo lo spicchio di Ferrer può essere vulnerabile, ma un Berdych in semifinale non sorprenderebbe. Oltre al ceco, gli outsider più credibili sono Tsonga e Del Potro. Riuscissero a scassinare qualche porta, saremmo tutti più contenti. I giovani, da Raonic in giù, non sono ancora pronti.
 
4) PETRA KVITOVA TORNERA’ TRA LE GRANDI?
Sono evaporati i tempi in cui c’erano 10-12 giocatrici a poter aspirare ai grandi titoli. Adesso anche la WTA ha le sue Fab Four. Ma Agnieszka Radwanska è la gamba zoppa, non solo perchè non ha ancora vinto uno Slam. Il suo posto potrebbe essere preso da una Kvitova che a Dubai è tornata a mostrare un tennis dirompente. Petra ha cambiato preparatore atletico e i risultati iniziano a farsi vedere. Con l’assenza di Serena Williams, ha una grande occasione di rimettere il naso tra le migliori. Se la Sharapova perde sempre (o quasi) contro la Azarenka, la ceca può batterla senza problemi. Lo ha già dimostrato.
 
5) MURRAY SALIRA’ AL NUMERO 2?
Motivazioni extra per lo scozzese, che comunque è già stato numero 2. L’idea di sorpassare Federer lo solletica parecchio. Andy è padrone del suo destino: se vince il torneo, passa davanti in ogni caso. Ce la farebbe anche se arriva in finale e lo svizzero fallisce l’accesso alle semifinali (Nadal, sei in ascolto?). Indian Wells a parte, il sorpasso è solo questione di tempo. Impressioni? Federer può raggiungere livelli ancora troppo alti per Murray, ma non può più permettersi la continuità di qualche anno fa.

6) SEPPI FARA’ UN PASSO PER IL BEST RANKING?
Da aprile arriveranno le cambiali, e Andreas dovrà stare attento a non scendere troppo. Per questo, Indian Wells e Miami rivestono un’importanza capitale. Il problema è che negli Stati Uniti non si trova e gioca (quasi) sempre male. Il tabellone non gli è troppo amico: per arrivare a Nadal dovrebbe battere Daniel Brands e uno tra Tipsarevic e Lopez. Difficile, ma non impossibile. Ma buttali via, 180 punti ATP al netto delle tasse.
 
7) ERRANI, RICARICATE LE DURACELL?
Ma come fa? Dal 1 gennaio, Sarita non si è praticamente fermata: tre tornei in Australia, Parigi (finale), la Fed Cup, Doha, Dubai (altra finale), Acapulco (vittoria) e adesso Indian Wells. Le top 10 non sono arrivate per caso, ma la programmazione è migliorabile, soprattutto se vuole fare bene sulla terra battuta. I primi due turni dovrebbero essere alla sua portata, mentre un ottavo contro Kuznetsova o Bartoli può essere molto insidioso. Nei quarti sembrerebbe chiusa da Maria Sharapova, contro cui non riesce ad essere competitiva. Ma sarebbe bello vederle di nuovo una contro l’altra: vuoi che Sarita non abbia provato ad attrezzarsi per l’artiglieria siberiana?
 
8) I GEMELLI BRYAN VINCERANNO FINALMENTE QUESTO TORNEO?
Sembra incredibile, eppure i gemelloni non hanno mai vinto a Indian Wells. Sono uno dei doppi più forti di sempre, ma 14 partecipazioni a Indian Wells non sono bastate. Vantano due finali e ci tengono particolarmente, perchè così completerebbero il Career Masters 1000. Per la verità, non hanno mai vinto a Shanghai, ma si erano già aggiudicati il torneo quando si giocava a Madrid. La concorrenza è notevole, ma per loro è una delle sfide più importanti.
 
9) SI RAGGIUNGERANNO I 400.000 SPETTATORI?
Gli altri Masters 1000 non potranno mai raggiungere le cifre di Indian Wells. Ogni anno, il BNP Paribas Open fa registrare il record di pubblico. Lo scorso anno, hanno varcato i cancelli ben 370.408 persone. Quest’anno l’obiettivo è migliorare il record. Più probabile che venga devastato l’anno prossimo, quando sarà inaugurato un secondo stadio da 8.000 posti. Tuttavia, diamogli una speranza anche per il 2013. Lo dice la cabala: nel 2001 hanno superato i 200.000 spettatori, nel 2007 (sei anni dopo) hanno sfondato il muro dei 300.000. Quanti anni sono passati dal 2007?
 
10) CI SARA’ UN AMERICANO/A IN SEMIFINALE?
Lo scorso anno furono salvati da uno strepitoso John Isner, che per poco non vinceva il torneo. Adesso è più dura. Il più affidabile sembra proprio Long John, che però cozzerà con Federer negli ottavi. Fish si augura di non avere attacchi di panico, Blake si affida alle wild card ed Harrison è ancora acerbo. Tra gli uomini è quasi impossibile. Dura anche tra le donne: senza Serena Williams, hanno qualche freccia al loro arco. La più attesa è Sloane Stephens, reduce da una pessima campagna mediorientale. McHale, Lepchenko, Hampton e le altre sono un gradino sotto. Possono comunque sorridere: la giovanissima Taylor Townsend ha passato il primo turno.