Dieci curiosità su uno dei più grandi campioni di tutti i tempi. La passione per Mucha e per i cani, l’educazione della madre e…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Torna l'appuntamento con le dieci piccole curiosità sui campioni del nostro sport. Questa volta tocca a Ivan Lendl, uno dei più grandi giocatori della storia, ritenuto il padre del tennis moderno, ha vinto 8 Slam, giocando ben 19 finali.

 

1. Ivan è figlio di due tennisti, Jiri e Olga. Entrambi sono stati professionisti e maestri di tennis, ma Lendl ha subito più che altro l'influenza della severissima madre. Già da piccolo gli programmava ogni momento della giornata, in modo che non avesse mai tempo libero. A tavola aveva appena 10 minuti per mangiare e per convincerlo a consumare il pasto in fretta, la madre diceva al piccolo Ivan che se non avesse finito in tempo, sarebbero venuti gli elefanti a portarselo via.

 

2. Da piccolo non amava la scuola, la sua materia preferita era matematica, mentre odiava la storia.

 

3. Giunto giovane e solo nel circuito professionistico, Ivan fu consigliato dall'esperto polacco Woytek Fibak. Giocatore discontinuo e di talento, era l'opposto di Lendl. Loquace, spigliato ed estroverso, Fibak fu il suo mentore per quasi cinque anni. Sarà lui a presentargli la sua futura moglie Samantha.

 

4. Tuttora felicemente sposato con l'unica ragazza della sua vita, Ivan ha quattro figlie, di cui tre sono giocatrici professioniste di golf.

 

5. Da giovane, iniziò a riempire le pareti del suo appartemento con i poster dell'artista cecoslovacco Alphonse Mucha. In breve tempo ne divenne ossessionato ed è tuttora uno dei maggiori collezionisti al mondo delle sue opere. Solo di Mucha però, Ivan non si è mai interessato a nessun altro artista.

 

6. Possiede quattro cani, tutti pastori tedeschi. Questa passione nasce quando, per sopperire alla solitudine, a 22 anni si comprò il suo primo cane, di nome Misia. Essendo un perfezionista, studia attentamente il pedigree di ogni animale per addestrarlo al meglio: “I miei cani devono essere i più belli, i più intelligenti e i più allenati. La cosa più importante è far sì che il cane capisca che quando gli viene detta una cosa, deve essere fatta”.

 

7. Concluse il 1980 con il mostruoso record di 137 partite giocate, 109 vinte e 28 perse.

 

8. E' rimasto fra i primi 5 giocatori del mondo per 12 anni consecutivi, dal 20 ottobre 1980 al 20 gennaio 1992.

 

9. Nonostante si creda che non sapesse giocare sull'erba, Lendl a Wimbledon ha disputato due finali consecutive, cinque semifinali e vinse due volte il torneo del Queen's.

 

10. Si dipinge sempre Ivan come un orco che non stava simpatico a nessuno, ma nel corso degli anni nel circuito strinse amicizia col già citato Fibak, con l'americano Bill Scanlon, con Claudio Panatta e con Pete Sampras, che ospitò anche a casa sua per circa un mese. Lendl descrisse Sampras come “il figlio che tutti avrebbero voluto avere”, mentre liquidò Agassi con la famosa frase “è solo un taglio di capelli e un diritto”.

 

 

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Un pò di amarcord. Lendl contro Courier e Sampras al torneo di Milano, commentato da Giampiero Galeazzi

  


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