La conquista della rete nel doppio è tutto. Proprio per questo la difficoltà maggiore nel tentare di respingere gli attacchi di una coppia ben affiatata è proprio quella sensazione di solidità che i due giocatori trasmettono venendo avanti.
In gergo tecnico si parla di muro, per indicare quel concetto di “blocco granitico” posto a difesa della rete, quell’ostacolo invalicabile che impressiona e che spesso condiziona il pensiero, oltre che il braccio, nell’atto di colpire.
Una delle migliori strategie da adottare in questi casi è l’esecuzione del lob, il mitico pallonetto. Un colpo che non va inteso esclusivamente come difesa, ma anche come mossa di attacco, eseguito non di forza ma di precisione, con la chiara intenzione di farlo ricadere in campo.
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Quando gli avversari coprono la rete tendono ad abbassare la testa. Questo gesto ci dà il tempo suffi ciente per decidere se:
1) Giocare un lob di attacco non molto alto, cercando comunque sempre il rovescio. Nel caso in cui il colpo risultasse corto infatti, la scelta di questo lato evita che il nostro avversario ci “distrugga” con uno smash. Se il lob dovesse comunque non essere vincente la palla che seguirà dovrà essere bassa. E’ sempre bene ricordare che non si giocano mai due lob in successione.
2) Provare ad aprirsi il campo cercando prima i corridoi e poi un pallonetto al centro, sempre puntando sul rovescio del giocatore posto sul lato del “deuce” (parità).
Per fare questo è necessaria la massima precisione: se il nostro pallonetto si dirige troppo verso destra, l’altro avversario a rete potrebbe colpire di diritto; se invece esageriamo nell’incrociare il lob, chi colpisce potrebbe farlo con uno smash.
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… o lob bomba.
E’ quel colpo con cui lanciamo la palla in aria il più in alto possibile.
Si gioca normalmente quando non possiamo tirare in nessun altro luogo, ricercando solo la lunghezza del colpo.
Più il nostro lob risulta alto e lungo, più possibilità abbiamo per prendere l’iniziativa e dominare con il colpo successivo.
Questo è un altro stratagemma per rompere il muro con un colpo difensivo, perché gli avversari dovranno lasciare cadere la palla e noi recupereremo così la posizione.
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