Consueta altalena di emozioni nel match di Fabio Fognini. Questa volta, però, non riesce la rimonta al tennista ligure, estromesso in un ottavo di finale dal sapore amaro contro Tennys Sandgren. L’americano, che già l’aveva sorpreso nel terzo turno della scorsa edizione di Wimbledon, ha sfoderato il suo miglior tennis conquistando il pass per i quarti di finale (ripetendo l’impresa del 2018) con lo score finale di 7-6 7-5 6-7 6-4. Tanti i rimpianti per Fabio, capace nel secondo set di rimontare da un passivo di 0-4 e di rimanere aggrappato ad una partita che sembrava scivolargli presto dalla mani. Quando il più sembrava fatto, improvviso il break (ottenuto vincendo 4 punti di fila) che ha consentito al numero 100 delle classifiche mondiali di ottenere una vittoria comunque merita: 21 aces, 100% di palle break sfruttate e tantissimi vincenti da ogni lato del campo hanno regalato al giocatore di Gallatin il quarto di finale contro il vincente della sfida tra Fucsovics e Federer, ed una delusione cocente per il tennista italiano che già pregustava il sapore della seconda settimana.
Imperterrito, invece, Novak Djokovic che continua a macinare gioco e risultati convincenti: 6-3 6-4 6-4 il punteggio con il quale il serbo si è sbarazzato anche di Diego Schwartzman, comunque come sempre lodevole dal punto di vista dell’abnegazione e del sacrificio. Il numero 2 del mondo nei quarti di finale dovrà vedersela con il canadese Milos Raonic, apparso rigenerato nella tournée australiana: nessun set perso, nessun turno di battuta concesso e un convincente 6-4 6-3 7-5 su Marin Cilic, numeri che danno la misura del periodo di forma del 29enne di Podgorica, che proverà a ribaltare il pronostico contro il favorito numero 1 del torneo.