Il dibattito è vecchio, ma non passa mai di moda. Non c'è da stupirsi, dunque, che abbia detto la sua una leggenda come Pat Cash, ex vincitore di Wimbledon e due volte finalista all'Australian Open. Il mitico Pat è convinto che giocare un torneo ATP-WTA nella settimana precedente a uno Slam non sia l'ideale. Serve solo a spendere energie e a presentarsi meno competitivi al grande appuntamento. “Un bacio della morte”, l'ha definito Cash. In effetti, quasi tutti i favoriti dell'Australian Open si sono recati a Melbourne con una settimana di anticipo, preferendo gli allenamenti in loco ai tornei di Sydney, Auckland e Hobart. In Tasmania, poi, c'è stato il paradosso di due giocatrici che volevano perdere a tutti i costi per arrivare in tempo a Melbourne per giocarsi le qualificazioni. Cash dice di aver capito la ragione per cui molti giocatori hanno preferito allenarsi piuttosto che giocare un torneo. “Se proprio si vuole giocare qualche partita, l'opzione migliore è rappresentata dall'esibizione di Kooyong”. L'allusione è al mini-torneo che si gioca nella vecchia sede dell'Australian Open, a Melbourne, perfetta per non modificare la propria routine. In campo femminile, diverse buone giocatrici sono andate a Sydney (anche perché si tratta di un torneo Premier). Tuttavia, la finale collocata al venerdì ha facilitato le cose. E Karolina Pliskova, una delle grandi favorite per l'Australian Open, ha pensato bene di dare forfait.
L'OPZIONE KOOYONG
Ci sono poi alcuni giocatori che preferiscono giocare ugualmente, come ad esempio Dominic Thiem. L'austriaco ritiene di avere uno stile di gioco che necessità di mettere tante partite nelle gambe, anche se a Sydney ha perso nei quarti. “Giocare la settimana prima di uno Slam è come dare il bacio della morte, soprattutto tra gli uomini – ha detto Cash – chi fa bene è destinato a perdere a Melbourne. Lo stesso vale per Auckland: se giochi bene in Nuova Zelanda, poi perdi al primo o al secondo turno all'Australian Open. Succede quasi sempre. Le condizioni di gioco sono molto diverse e non so perché ci sia chi vada a giocare lì”. A suo dire, l'unica soluzione è Kooyong, anche se quest'anno il campo di partecipazione non è eccezionale, con Goffin e Tomic come giocatori di più alta classifica. Il torneo si gioca sulla stessa superficie e in condizioni ambientali pressoché uguali a Melbourne Park, visto che si trova a circa 10 km di distanza. “Non capisco perché molti giocatori non vanno, sarebbe la mia prima scelta” dice Cash. Tra l'altro, negli ultimi anni, Kooyong ha anticipato la sua finale dal sabato al venerdì, dando ancora più tempo ai giocatori. “Secondo me Kooyong tornerà di moda, è la preparazione ideale. Per quanto sia difficile giocarci, è il luogo giusto per preparare l'Australian Open”. Resta comunque il fatto che gli Slam hanno assunto un'importanza tale in modo che i tornei di preparazione non abbiano più nessun appeal, almeno per i migliori. Un problema che, prima o poi, ATP e WTA potrebbero prendere in considerazione.
Quei tornei che sono un “bacio della morte”
I migliori giocatori preferiscono non giocare la settimana precedente a uno Slam, privilegiando gli allenamenti in loco. Pat Cash è d'accordo: “Se vai avanti in questi tornei, poi sei destinato a perdere al primo o al secondo turno. E' come dare il bacio della morte”. A suo dire, per l'Australian Open, l'ideale sarebbe l'esibizione di Kooyong.