Numero 26 WTA, l'americana è stata omaggiata della 17esima testa di serie. La USTA ha valutato una serie di fattori (maternità, ultimi risultati e palmares) che le eviterà di affrontare una delle prime 8 al terzo turno. Ci rimetterà Daria Gavrilova, estromessa dalle prime 24. Sarà lo Slam buon per agganciare Margaret Court?

Tra Serena Williams e lo Us Open esiste un rapporto di amore-odio. Nonostante sia lo Slam di casa, lo ha vinto “soltanto” sei volte, l'ultima nel 2014. Oltre ai successi (indimenticabili quello del 1999, il primo in assoluto, e quello del 2014, quando raggiunse i 18 Slam di Evert e Navratilova) ci sono state anche pagine infelici. Su tutte, l'incidente con la giudice di linea Shino Tsurubuchi durante la semifinale del 2009 contro Kim Clijsters. Ma anche nel 2015, la sconfitta con Roberta Vinci che le ha impedito di conquistare il Grande Slam. Come spesso le accade, faticò ad accettare il risultato. Nonostante una condotta non sempre impeccabile, gli organizzatori sanno che non è una giocatrice come le altre. Per questo si sono presi una libertà inedita: le hanno riservato una testa di serie più alta rispetto a quella suggerita dal ranking. La recente finale a Wimbledon le ha permesso di risalire fino al numero 26. Il seeding dello US Open, invece, la vedrà in 17esima posizione. Non è una modifica trascurabile, poiché le eviterà di affrontare una delle prime otto teste di serie nella prima settimana. Certo, non siamo ai livelli di Wimbledon: all'epoca era abbondantemente fuori dalle top-100 e le garantirono ugualmente un posto tra le teste di serie, estromettendo Dominika Cibulkova (che infatti non l'aveva presa bene). Stavolta è uno spostamento quasi indolore: l'unica a rimetterci è Daria Gavrilova, retrocessa dal numero 24 al numero 25 e quindi “esposta” a un terzo turno molto complicato. Si può discutere sulla correttezza o meno della decisione USTA, ma intanto si apre uno scenario curioso: un possibile terzo turno tra le sorelle Williams, non certo soluzione auspicata dagli organizzatori. La decisione di privilegiare Serena sorprende, ma non è imprevista: già lo scorso giugno, la USTA aveva dichiarato che avrebbe adottato una politica in cui si sarebbe tenuto conto di una gravidanza.

TRE FATTORI PER UNA SCELTA
Il problema era emerso al Roland Garros, quando non fu compresa tra le teste di serie al suo rientro in uno Slam dopo un anno e mezzo. Come detto, Wimbledon ha scelto di darle una mano e la scelta si è rivelata felice, visto che è giunta in finale contro Angelique Kerber. La campagna sul cemento americano, invece, non è stata delle migliori: a San Josè ha raccolto appena un game contro Johanna Konta. Sul quel risultato, tuttavia, pesa lo stato mentale di Serena: poco prima di scendere in campo aveva scoperto che l'assassino della sua sorellastra, Yetunde Price (uccisa nel 2003) era stato scarcerato. Serena ha poi saltato il Canadian Open per restare vicina alla famiglia (“Non mi sono sentita una buona madre” disse congiuntamente all'annuncio del forfait). A Cincinnati si è arresa a Petra Kvitova. La posizione dello Us Open è stata chiarita da Chris Widmaier, portavoce USTA. “Il posizionamento della Williams è stata stabilito sulla base di diversi fattori, tra cui il suo ritorno alle competizioni dopo la nascita di sua figlia, i recenti risultati nei tornei sul cemento e il riconoscimento dei suoi passati successi. Alla fine, questa scelta riconosce la qualità di Serena ed è giusta per tutte le altre teste di serie”. A parte la Williams, i ranking ATP-WTA sono stati rispettati nello stabilire le altre teste di serie. Come detto, Serena si è imposta sei volte a Flushing Meadows (vanta inoltre 7 titoli in Australia, 7 a Wimbledon e 3 al Roland Garros). Dovesse vincere a New York, raggiungerebbe Margaret Court a quota 24 Slam, diventando la giocatrice più titolata di tutti i tempi. Ed è opportuno ricordare che i successi di Serena sono arrivati nell'epoca del professionismo sfrenato, mentre buona parte della carriera della Court si è sviluppata in epoca dilettantismo.

US OPEN 2018, TESTE DI SERIE FEMMINILI
1. Simona Halep, Romania
2. Caroline Wozniacki, Denmark
3. Sloane Stephens, United States
4. Angelique Kerber, Germany
5. Petra Kvitova, Czech Republic
6. Caroline Garcia, France
7. Elina Svitolina, Ukraine
8. Karolina Pliskova, Czech Republic
9. Julia Goerges, Germany
10. Jelena Ostapenko, Latvia
11. Daria Kasatkina, Russia
12. Garbiñe Muguruza, Spain
13. Kiki Bertens, Netherlands
14. Madison Keys, United States
15. Elise Mertens, Belgium
16. Venus Williams, United States
17. Serena Williams, United States
18. Ashleigh Barty, Australia
19. Anastasija Sevastova, Latvia
20. Naomi Osaka, Japan
21. Mihaela Buzarnescu, Romania
22. Maria Sharapova, Russia
23. Barbora Strycova, Czech Republic
24. CoCo Vandeweghe, United States
25. Daria Gavrilova, Australia
26. Aryna Sabalenka, Belarus
27. Anastasia Pavlyuchenkova, Russia
28. Anett Kontaveit, Estonia
29. Dominika Cibulkova, Slovakia
30. Carla Suarez Navarro, Spain
31. Magdalena Rybarikova, Slovakia
32. Maria Sakkari, Greece