di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Secondo set, Marin Cilic brekka Nalbandian portandosi sul 4-3 e l’argentino perde la testa andando a calciare la postazione dell’incolpevole giudice di linea che si vede trafiggere la tibia da un frammento del pannello di plastica rigida ai suoi piedi. L’urlo di dolore, il pantalone si solleva e si vede il sangue colare sulla caviglia del giudice.
Il pubblico è incredulo, Cilic pure. Nalbandian prova a scusarsi immediatamente. Come evidenzia il replay, il tennista argentino non ha alcuna intenzione di colpire il giudice ma sembra colto letteralmente da un raptus di follia che sfoga contro la prima cosa che si trova davanti. Il calcio somiglia tanto a quello di un rigorista e segue, di pochi minuti, un lancio di racchetta che la dice lunga sul nervosismo del numero 39 del mondo. Il giudice di gara scende dalla sedia, Nalbandian viene squalificato e la finale degli Aegon Championships 2012 finisce qui.
Si allestisce il palco per la premiazione di Cilic. Il pubblico sommerge di fischi lo speaker che esordisce dicendo: “Non è il modo in cui avremmo voluto terminare…”. Nalbandian è ancora seduto con lo sguardo fisso nel vuoto. Poi si scusa durante la premiazione. Cilic alza il trofeo del Queen’s 2012 con un sorriso imbarazzato, quasi una smorfia. I timidi applausi coprono a fatica i tanti fischi del pubblico. Un epilogo pazzesco.
Quanto successo fino a quel momento non ha più alcuna importanza. Ma è comunque tennis quindi, per la cronaca, lo raccontiamo brevemente. Nel primo set, i due si aggiudicano un break a testa e combattono punto su punto in un equilibrio costante e massimo che trascina il primo parziale fino al tie break. David è il solito guerriero ma il croato è sempre bravo ad aprirsi il campo per poi chiudere col suo dritto potente e preciso. Nel momento decisivo è l’argentino a prendere il largo, portandosi su un rassicurante 5-1. Cilic accorcia fino al 5-3 ma nel decimo punto il nastro accarezza il diagonale dell’argentino mettendo fuori casa il 23enne croato che si arrende per 7-6(3) dopo 58 minuti.
Il secondo set si apre con l’immediato break di Cilic che strappa il servizio a 30 all’avversario e si conferma nel game successivo. Marin sale sul 3-2 ma nel sesto gioco è Nalba a conquistare il break che riporta il match in parità. Nel gioco seguente il 23enne croato rimette immediatamente le cose a posto strappando la battuta a 15 all’argentino e scappando sul 4-3. Fin qui la finale di tennis degli Aegon Championships 2012. Il resto è una follia che, piaccia o no, è già consegnata alla storia, con la “s” minuscola, di questo sport.