di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo
L'aveva annunciato a settembre ed il momento è giunto: Juan Carlos Ferrero “saluta”. La carriera agonistica del 32enne Mosquito termina nel “suo torneo” (l'Atp 500 Valencia) ed al cospetto di un suo connazionale, quel Nicolas Almagro in piena corsa per la Masters Cup di Londra.
Si ritira un grande tennista e sopratutto una grande persona, che ha vissuto uno dei maggiori dolori che potrebbe vivere un adolescente. A 17 anni Juan Carlos perse infatti la madre, stroncata celermente da un male incurabile. Ferrero dovette fare ricorso a tutta il suo carattere, che abbiamo ammirato in quasi 15 anni di carriera, per non abbandonare prematuramente quel sogno tennistico a cui la madre aveva collaborato in maniera sostanziale.
Il sostegno dei famigliari, dello storico coach (Antonio Martinez Cascales) e la ferrea volontà di arrivare dove la madre avrebbe voluto, spinsero infatti Juan Carlos a continuare, permettendoci dunque di assistere a straordinari momenti di tennis. Nonostante un fisico non proprio eccezionale (il nick Mosquito ne è una prova), un destino spesso avverso (infortuni e guai fisici) che gli ha riservato molteplici traversie e l'esplosione della Nadal-mania, Juan Carlos non ha mai smesso di combattere. Risorgendo come una vera Araba Fenice, ha sempre saputo ritagliarsi quell'angolo di stima frutto di un tennis fatto di sacrificio e signorilità.
Professionista dal 1998, Juan Carlos Ferrero vanta 15 titoli Atp (in 33 finali) tra cui tre Masters 1000 (Roma 2001 e Monte-Carlo 2002-2003) ed uno Slam (Roland Garros 2003). Proprio il 2003 fu il suo anno d'oro: colse la finale pure all'US Open e conquistò la leadership mondiale. Tre anni prima (2000) aveva guidato la Spagna alla sua prima Coppa Davis. L'ultimo suo trionfo risale al 2011 nell'Atp 250 di Stoccarda.
Il ritiro ufficiale dalle competizioni non lascerà comunque Juan Carlos inoperoso. Tra i tanti progetti che impegneranno Ferrero ci sono infatti un Hotel, una Fondazione, un' Accademia e l'Atp 500 di Valencia (di cui e co-proprietario). A noi però, caro Mosquito, mancherai tanto!