Il 24 aprile scadrà la sospensione per la positività alla cocaina, e Daniel Evans potrà tornare nel circuito. Malgrado le frizioni del passato, la Lawn Tennis Association ha deciso di dargli una mano anche stavolta. Lo aiuteranno nel suo ritorno con un programma medico e sportivo, a patto che non sgarri. "Il nostro supporto – dicono – sarà legato al suo impegno, che monitoreremo in continuazione".Mancano poco più di una cinquantina di giorni, poi Daniel Evans potrà tornare nel circuito. La sospensione per l’assunzione di cocaina terminerà alla mezzanotte di lunedì 23 aprile, esattamente dodici mesi dopo il test fallito durante l’ATP 500 di Barcellona, nel miglior periodo della sua carriera. Dopo un passato travagliato, da bad boy che in barba a un talento comune a pochi preferiva i pub agli allenamenti, il 27enne di Birmingham pareva aver finalmente trovato la retta via: in avvio di 2017 era arrivato in finale a Sydney e agli ottavi all’Australian Open, battendo un paio di top-10 e salendo al numero 41 della classifica ATP, ma tre mesi dopo il best ranking è arrivata la comunicazione della positività. È stato lui stesso a renderla nota al mondo del tennis durante una conferenza stampa convocata durante il torneo del Queen’s: ha ammesso l’errore (precisando – e poi dimostrando – di averla assunta fuori dalle competizioni, dettaglio che nei regolamenti WADA fa una differenza determinante), si è scusato e poi si è dileguato. Per evitare di sottoporsi alla gogna mediatica ha cancellato i suoi account social, e da quel 23 giugno non è più trapelata una singola voce sul suo conto fino a qualche giorno fa, quando la BBC ha dato la notizia di un meeting a Roehampton, nella sede della Lawn Tennis Association, fra il giocatore, Leon Smith (il capitano di Coppa Davis) e Simon Timson, responsabile dell’alto livello per conto della Federazione britannica. Significa che la LTA ha deciso di tendergli di nuovo la mano, dopo che in passato aveva già chiuso più di un occhio. Il rapporto giocatore-federazione, infatti, era stato parecchio burrascoso, con almeno un paio di cacciate per comportamenti oltre le regole, poi finiti nel dimenticatoio quando Evans è entrato nel tennis che conta. Già al momento del caso cocaina, pur comunicando tanta delusione, la Federtennis britannica aveva specificato attraverso le parole di Timson che sarebbe rimasta in contatto col giocatore, per fornirgli sostegno e adeguati consigli su come affrontare il problema, segno che hanno tutta l’intenzione di recuperarlo.UN COMPROMESSO CHE FA BENE A TUTTI
“Evans ha mostrato la volontà genuina di rimettere in sesto la propria carriera”, ha detto alla BBC un portavoce della LTA, spiegando che “negli ultimi dieci mesi Evans ha riflettuto sul proprio comportamento e desidera in futuro supportare il programma antidoping della stessa Federazione, per evitare che dei giovani commettano il suo stesso errore”. In sintesi, la LTA e il giocatore hanno cercato un compromesso che possa portare benefici a entrambi: loro hanno ancora bisogno di lui, che è pur sempre il terzo miglior tennista del Paese, e lui ha bisogno di un aiuto per ripartire da zero, visto che al suo rientro nel circuito dovrà disputare i tornei Futures, senza una classifica ATP e senza la popolarità per raccogliere wild card in giro per il mondo. “Abbiamo offerto a Dan un programma, sportivo e medico, per aiutarlo a ripartire nel suo percorso verso lo sport che ama, e il nostro supporto sarà interamente legato a un impegno non negoziabile da parte del giocatore, che monitoreremo in continuazione”. Per intenderci, è come una squalifica sospesa con la condizionale: se Evans non sgarra, amici come prima. Altrimenti la LTA è pronta a voltargli le spalle. Qualche voce arrivata alle orecchie di Russell Fuller, corrispondente della BBC nei tornei di tutto il mondo, parlava di un Evans in condizioni – fisiche e psicologiche – non eccezionali solo lo scorso dicembre, ma il tempo per rimettersi in forma c’è. Ora che, con due mesi di anticipo sul termine della squalifica, è scaduta la diffida dal mettere piede nelle strutture di una Federazione o di un club affiliato, Evans dovrebbe iniziare ad allenarsi a tempo pieno all’Edgbaston Priory Club, sede del WTA di Birmingham e vicino a casa sua. Il primo obiettivo è quello di recuperare il top della forma, poi, se supererà i test atletici imposti dalla LTA, potrà allenarsi al National Tennis Centre di Roehampton. Ma il tutto, sempre, a una sola condizione: non combinare più stupidaggini di alcun genere. Ne va veramente del suo futuro con la racchetta.
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