
L’idea di creare una struttura per i meno fortunati è arrivata un paio d’anni fa, ma è solo da quattro mesi che Kyrgios ha deciso di lanciarsi a tutti gli effetti nel progetto. “Ne ho parlato con mia madre e con mio fratello, e da allora è tutto ciò a cui ho pensato fuori dal campo da tennis. Quando non gioco, mi alleno o viaggio, lavoro su questo progetto. Adoro Canberra, la mia città, ma ho scelto Melbourne perché è la capitale sportiva dell’Australia, ha una grande popolazione ed è una città molto più viva. Al momento stiamo cercando un terreno fuori da Melbourne e cercando delle organizzazioni e delle aziende che vogliano diventare nostre partner nel progetto. Abbiamo anche in programma dei meeting con dei rappresentanti dello stato, per vedere se in qualche modo possono supportarci. Mi piacerebbe che ci siano campi da tennis, campi da basket, una palestra e un campo da football, e sento che il mio sogno sta per diventare realtà”. Kyrgios, che di recente ha versato nelle case dell’associazione i 100.000 dollari ricevuti per un match d’esibizione giocato a dicembre in Argentina contro Juan Martin del Potro, ha spiegato che deve ancora valutare se costruire una struttura ex-novo o acquisirne una già esistente e rimetterla a nuovo, con la sua filosofia. “Stiamo cercando un’area della città dove la qualità della vita non è delle migliori, ma che sia ben servita dai mezzi pubblici, per permettere ai ragazzi di raggiungere la struttura con facilità. Ho avuto la fortuna di girare il mondo e questo impianto sarà diverso da qualsiasi altro io abbia visto altrove. Non sarà una replica di nient’altro. Sarà soltanto mio o della mia famiglia, e sarà fatto con il cuore”.

Kyrgios è già riuscito a coinvolgere il suo sponsor Yonex e Tennis Australia, con cui sta cercando di progettare un evento benefico per raccogliere altri fondi, e oltre che aiutare tante persone potrebbe diventare lui stesso il primo a beneficiare dell’idea, visto che finalmente ha trovato una motivazione per giocare a tennis, col massimo impegno possibile. “Per la prima volta sento di aver trovato una ragione a tutto ciò che faccio. Quella del tennista è una bella vita, siamo ben pagati e tutto funziona bene, ma c'è il rischio di sentirsi vuoti se si gioca solo per i soldi. Probabilmente negli anni mi avrete sentito spesso dire che non amo il tennis a sufficienza, ma ora ho capito per quale motivo giocare. Oggi gioco per tutti i bambini che aiuterò con la mia fondazione. Adoro i bambini. Riesco a trarre più felicità guardando dei piccoli che ottengono successo piuttosto che dai miei successi. È sempre stato così. Se il mio grande obiettivo si realizzerà, spero di essere ricordato più per questo piuttosto che per ciò che ho fatto e farò sul campo da tennis”. I propositi di Kyrgios sono davvero importanti: oltre che creare la struttura, vuole viverla il più possibile, dedicandogli tutto il suo tempo libero. “Ogni volta che sarò libero spenderò qualche giorno a Canberra e poi mi sposterò lì. Terrò delle lezioni di tennis, farò le pulizie, cucinerò. Sono disposto a fare tutto ciò di cui ci sarà bisogno. Credo che nella vita non possa esserci nulla di meglio che dare a dei bambini delle possibilità che altrimenti non avrebbero avuto. Oggi dentro di me sento una grande differenza rispetto a prima. Ho capito come incanalare la mia carriera, i soldi, la pubblicità e la notorietà in qualcosa che abbia davvero significato”. In attesa dei fatti, le parole meritano tanti applausi.
