SERVONO (TANTI) PUNTI PER RESTARE NELLA TOP-100.@jimchardy torna a giocare una semifinale #ATP dopo tre anni: doppio 6-2 a Fabbiano! #tennis pic.twitter.com/n4bcOJc6mL
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) 4 maggio 2018
Nel solito Centrale deserto (“Anche oggi match a porte chiuse?”, ha scritto l’azzurro su Instagram un paio d’ore prima di scendere in campo, durante il confronto fra Taro Daniel e Rogerio Dutra Silva), pieno solo nell’edizione inaugurale del 2015 quando gli organizzatori si assicurarono la presenza di Roger Federer, poi vincitore del torneo, Fabbiano ha abbozzato una reazione in avvio di secondo set, quando si è guadagnato l’unica palla-break della partita. L’avesse convertita, magari avrebbe dato al duello un tono diverso, ma Chardy l’ha giocata alla perfezione, chiudendo il punto con un diritto al volo e poi allungando di nuovo sul 2-1. Il punto che gli ha dato il break è l’emblema del match e della differenza di cilindrata fra i due contendenti: Thomas ha provato a sfondato col diritto, invano, e dopo aver ribattuto quattro tentativi dell’azzurro Chardy si è inventato una palla corta che ha colto l’azzurro di sorpresa. Un ace sul 40-40 del punto seguente gli è servito a ribadire ancora di più il concetto, e i pur ammirevoli tentativi di Fabbiano di restare in partita sono serviti a poco. Ha cancellato due palle-break sull’1-4, ma Chardy l’ha tenuto a distanza di sicurezza al servizio e il break mancato nel sesto game se l’è preso nell’ottavo, raggiungendo Taro Daniel in semifinale. Se per Chardy sarà la prima semifinale dopo oltre due anni e mezzo, per il giapponese è la prima, artigliata da 4-0 sotto nel terzo set contro Rogerio Dutra Silva, da quel momento incapace di vincere un solo altro game. Per Fabbiano restano preziosi i 45 punti raccolti, per iniziare a riparare alle tante scadenze che lo attendono nelle prossime settimane. Per restare nei primi 100 servono parecchie vittorie.
ATP 250 ISTANBUL – Quarti di finale
Jeremy Chardy (FRA) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-2 6-2