IL PALPA, IL PIÙ FORTE DI TUTTI
Per anni mi hanno parlato di Roberto Palpacelli, a partire dal maestro Tommaso Castelli dell’Harbour Club di Milano. Storie, verità e leggende si sono alternate, creando una certa curiosità. Però sembrava impossibile che decidesse di raccontare a un giornalista le tragedie che ha vissuto (per sua colpa, sia inteso, fatto che lui stesso ammette). «In tanti conosciamo i suoi vizi, ma non ne parlerà mai». Avevo perso le speranze, fin quando non ho convinto Federico Ferrero a provarci. La scorsa primavera, la risposta che aspettavo: «Il Palpa ha accettato di incontrarmi – mi dice Ferrero -. Vado giù e vediamo cosa esce fuori». Ne è uscito il pezzo che trovate qui sotto e, da quello, pagine sui maggiori quotidiani nazionali, tivù generaliste che chiedevano contatti per realizzare un’intervista, la Rizzoli pronta a commissionare il libro, in uscita oggi (e potrebbe non essere finita qui). Perché il giornalismo sarà pure in crisi, ma i lavori di qualità vengono ancora (anche se non sempre) premiati.
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